Gli inquilini si presentano all’Aler: “Abbassate l’affitto delle case”
Una piccola rappresentanza di inquilini di via Talizia è stata ricevuta dal commissario Galli che ha raccolto la loro richiesta: "Porteremo in Regione la richiesta"
Il canone della casa popolare è troppo alto e questa mattina, mercoledì 23 ottobre, si sono presentati nella sede dell’Aler per chiedere uno sconto. Sei inquilini di via Talizia 46 a Varese, case assegnate nel dicembre 2012, sono arrivati per incontrare il commissario Paolo Galli o, in sua vece, i dirigenti dell’azienda: « Il commissario lo aveva detto nel vostro articolo pubblicato lo scorso undici ottobre – spiega Davide Sarubbi portavoce dei condomini – e così siamo venuti tutti insieme per chiedere che vengano abbassati i canoni di affitto eccessivi rispetto ai nostri redditi».
Nel nuovissimo stabile di via Talizia, parzialmente a canone moderato e parzialmente a canone sociale, le situazioni sono diverse : ci sono bilocali, trilocali e quadrilocali. Stando alle dichiarazioni, chi occupa un bilocale è tenuto a pagare poco meno di 500 euro, cifre che aumentano di 100 euro a mano a mano che crescono le stanze, fino agli 800, costi che lo stesso Davide dice di versare occupando un quadrilocale con garage: « In fase di assegnazione da parte del Comune – racconta Davide Sarubbi al commissario – erano state dette altre cifre. Così, quando abbiamo ricevuto la lettera di assegnazione, abbiamo versato la caparra e abbiamo dato disdetta delle abitazioni che occupavamo. Solo al momento della firma del contratto ci siamo resi conto delle cifre esatte da sborsare e non potevamo più tornare indietro. Inoltre, avevamo avuto rassicurazioni che Milano avrebbe rivisto al ribasso quei canoni».
Il commissario Galli ha così ricevuto i condomi facendo raccogliere le loro rimostranze: « Pur capendo la loro situazione, non possiamo fare altro che fare presente la loro domanda in Regione e chiedere una revisione dei canoni anche alla luce delle diverse posizioni economiche. Come Aler Varese abbiamo le mani legate, ma ci rendiamo conto che il momento è molto difficile e che sta crescendo la morosità». Il commissario ha chiesto agli inquilini il dettaglio dei canoni richiesti e la documentazione relativa al reddito per dimostrare le difficoltà oggettive che incontrano i residenti.
Gli inquilini chiedono di poter avere una riduzione: « Io non posso permettermi di pagare 800 euro al mese quando in casa ne entrano 1200 – spiega Davide – ho due bambini. Non mi piace essere moroso, vorrei abitare questa casa in piena regola. Ma, per ora, non mi lasciano alternative».
La lettera arriverà a Milano insieme, magari, a quella di altri inquilini nelle stesse situazioni: i canoni moderati si stanno rivelando eccessivi anche per altri residenti chiamati a pagare cifre che, a volte, sembrano quelle dettate dal mercato privato.
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