Il Pd bustocco: “Inqualificabile comportamento del sindaco, ora si scusi”

Il segretario cittadino e consigliere comunale Salvatore Vita stigmatizza gli insulti ricevuti dal primo cittadino al termine della seduta consiliare di venerdì

Il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale ha diramato una nota a nome del partito in merito all’aggressione verbale da parte del sindaco Farioli al termine del consiglio comunale di venerdì 25 ottobre.

Linguaggio e comportamento inqualificabile quello che il Sindaco di Busto Arsizio ha riservato ai Consiglieri del Partito Democratico a chiusura di un Consiglio Comunale nel quale si è assistito ad un poco edificante e continuo battibecco tra il sindaco e il Presidente del Consiglio.

Il nervosismo del Sindaco ha lasciato posto prima alla teatralità, lasciandosi cadere in ginocchio chiedendo scusa alla Consigliera Berutti per una battuta pronunciata a proposito di “punto G” nel pieno del dibattito sulla delibera relativa al CSE Manzoni, immediatamente dopo l’esplosione e la veemenza dell’eloquio: “maestrina”, l’ha appellata, lei, proprio lei che di lavoro fa l’insegnate.

Ma la chiusura non ha eguali: quel “Branco di comunisti di merda”, incomprensibile, incredibile, assurdo, improbabile, inammissibile, inconcepibile, inverosimile; è difficile scegliere con quale aggettivo definire l’uscita scatenata dal fatto che il Pd aveva chiesto che la tariffa di un servizio pubblico non fosse lasciata al libero arbitrio di un privato.

Indecoroso potrebbe essere la sintesi di un simile comportamento, per il luogo in cui si è svolta la sceneggiata, per l’atteggiamento tenuto nei confronti della Consigliera Berutti e degli altri Consiglieri di opposizione, per la mancanza di rispetto e per il disprezzo dimostrato.

Allontanato dai Consiglieri di maggioranza alla volta del suo gabinetto, l’incredulità ha preso il sopravvento per la vicenda che potrebbe definirsi grottesca se non fosse per la gravità, visto il ruolo del protagonista e il contesto nella quale si è svolta.

Poiché il nostro Sindaco è sempre molto incline alle citazioni, gliene dedichiamo una di Niccolò Tommaseo che si addice al caso: “L’ira infosca la mente, ma fa trasparente il cuore.”.

Per questo la ringraziamo Signor Sindaco, ora conosciamo meglio il suo pensiero e sappiamo esattamente e realmente cosa pensa di noi, in barba alle ripetute esternazioni di facciata sul suo personale rispetto per le opposizioni.

Al contempo, Signor Sindaco voglia raccogliere tutto il nostro profondo sdegno!

Ci attendiamo ora un gesto di rispetto con delle scuse pubbliche e ufficiali per il gruppo consiliare del Partito Democratico, ma soprattutto per tutti i cittadini che in Consiglio Comunale sono rappresentati dall’opposizione.

Ricordiamo inoltre al Signor Sindaco che domani presenzierà alla commemorazione di Mauro Venegoni, quel partigiano "comunista" il cui sacrificio ha consentito a tutti noi quella libertà dialettica che ieri sera è stata da lui trasformata in una volgare alterco da bar.

Il rispetto non può essere solo di facciata, deve tradursi in comportamenti sempre consoni e rispettosi del ruolo Istituzionale ricoperto, in modo particolare per il Sindaco, ma altrettanto rispettosi dei propri interlocutori, atteso che il Sindaco non rappresenta solo se stesso o la sua parte ma la Città intera “comunisti” inclusi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Ottobre 2013
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