“Senza scuse pubbliche denunceremo il sindaco”
Ingiuria e oltraggio: sono queste le accuse che il PD presenterà nella denuncia a Gigi Farioli se entro il prossimo Consiglio Comunale non arriveranno scuse pubbliche e ufficiali: “Quanto successo offende la città intera, il sindaco ne prenda atto"
Non si placa l’uragano che da venerdì sera insiste su Palazzo Gilardoni dopo la sfuriata del sindaco Gigi Farioli. Non è bastata infatti la lettera del primo cittadino per mettere una pezza alla questione, anzi. «Quella lunga lettera non è assolutamente soddisfacente», spiegano i consiglieri del Partito Democratico riuniti in una conferenza stampa proprio all’interno della sala consigliare. «Sarebbe bastata una sola riga -spiega il capogruppo democratico, Walter Picco Bellazzi- "Non so cosa mi sia preso quella sera, mi scuso"». Ma scuse non ne sono arrivate in quella che lo stesso Sindaco ha definito una lettera di rigraziamento, non di ammissione di colpe. E così, proprio per questo motivo «se entro il prossimo consiglio comunale non arriveranno le scuse pubbliche denunceremo il sindaco», avverte Bellazzi. Accuse pesanti quelle che il PD vorrebbe muovere nei confronti di Farioli: ingiuria e oltraggio a pubblici ufficiali. Una scelta importante e motivata dal fatto che «riteniamo che questo luogo simbolico (il consiglio comunale, ndr) sia stato messo in discussione dall’atteggiamento del primo cittadino» e che sia necessario «ridargli la dignità che merita».
Proprio per questo il Partito Democratic torna ad invocare scuse che siano ufficiali e pubbliche. «Il sindaco ha superato il limite e ha offeso l’intera città» afferma Salvatore Vita, secondo il quale «Farioli dovrebbe ricordarsi che lui è il sindaco della città nella sua totalità, non di una sola parte». Ma i democratici non esitano anche a sottolineare come «sia la maggioranza ad avere il dovere di decidere; se non ha la capacità di farlo rimetta il mandato ai cittadini». E’ Valerio Mariani a ricordalo, sostenendo anche che «il PD ha sempre aiutato per le decisioni più importanti e quando ci siamo permessi di osservare qualcosa ci si è scaricata addosso una violenza impressionante».
La palla torna ora nel campo della maggioranza, o meglio, nell’ufficio del sindaco. «Speriamo che questi giorni portino consiglio» ma nel frattempo la situazione è sempre più turbolenta. Sono molti, all’interno della maggioranza, a celare i mal di pancia che vanno ad aumentare con un fuoco di fila che sempre più spesso va a colpire il presidente del consiglio, Diego Cornacchia. Nel frattempo si sta preparando anche la richiesta di modifica al regolamento per permettere alle opposizioni di chiedere la sfiducia del sindaco. E c’è già chi mormora di possibili presidi durante la prossima assise civica.
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