Guerra alle false sagre

D’estate ce n’è per tutti i gusti: da maggio a settembre praticamente ogni week end in provincia di Varese e in tutta la Lombardia si può scegliere tra sagre, feste popolari organizzate da associazioni, comitati di varia natura ed anche privati. Nate con lo scopo di raccogliere fondi a favore benefico e per questo esenti dallo scontrino fiscale, negli ultimi anni sono aumentate notevolmente.
Secondo una indagine di Confesercenti Lombardia, oltre il 65% queste iniziative hanno tutt’altro che natura benefica, turistica, culturale o politica ma rappresentano vere e proprie aziende “ombra” della ristorazione. L’occasione di una festa o una sagra, dirotta il potenziale pubblico e non è un caso che proprio nell’arco dei mesi che vanno da maggio a settembre il settore della ristorazione registri un notevole calo del fatturato. Per far fronte a una situazione che è sempre più “fuori controllo” Confesercenti Lombardia, con l’appoggio, tra gli altri, anche della sezione di Varese ha presentato una proposta di legge regionale per regolamentare l’organizzazione di feste e sagre al fine di evitare che sotto questo nome si celino attività prettamente commerciali.

«La volontà è quella di tutelare il settore della ristorazione ma anche quelle associazioni onlus vere che vengono danneggiati da una concorrenza sleale – spiega Gianni Lucchina (nella foto con Paolo Zanforlin, Cesare Lorenzini, Leo Coppola)– la proliferazione sconsiderata toglie il vero valore alle sagre realizzate per raccogliere fondi a scopo benefico e danneggiano non poco quei ristoratori che lavorano professionalmente tutto l’anno».

Al primo punto della proposta di legge che «le autorizzazioni sono rilasciate a Proloco, Parrocchie, Partiti politici, enti senza scopo di lucro, Associazioni no profit e organizzazioni onlus regolarmente registrate», nulla vieta a privati e comitati di varia natura di organizzare feste popolari, chiedendo regolare permesso di attività commerciale temporanea con l’emissione degli scontrini.