Una Scuola “Ferruccio Modena” ad Haiti
Terminata la costruzione della struttura da 1.500 metri quadri realizzata nella capitale dell'isola, a Port-au-prince, grazie al contributo della Croce Rossa di Varese
La posa di due targhe sulla parete affacciata al viale d’entrata della Missione dei Piccoli Fratelli e delle Piccole Sorelle dell’Incarnazione a Port au Prince ha concluso il progetto del Comitato Locale della Croce Rossa di Varese nella capitale haitiana dedicato al Primo Capitano del Corpo Militare e volontario della Croce Rossa di Varese Ferruccio Modena, “e a tutti i volontari che hanno dedicato tempo e intelletto per servire i sette principi di Croce Rossa”.
La nuova scuola ha preso forma da un ammasso di lamiere, travi di ferro e bulloni acquistato negli Stati Uniti dal fondatore della realtà religiosa Padre Armand Franklin e rimasto di fatto abbandonato sul campo di calcio in attesa di uomini di buona volontà. Detto fatto la saronnese Mita Ferrario, responsabile delle Missioni Estere per il Comitato CRI della Lombardia ha messo in moto un magico passa parola, l’ennesimo, al quale hanno risposto Piccinelli e Tonero con altri volontari di altri Comitati Locali, insieme al Comitato Nazionale della CRI e il Comitato Locale di Varese con sostanziosi contributi.
Il primo sopralluogo di Gabriele Piccinelli e Renato Sabbioni del Comitato di Codogno risale all’ottobre del 2011 . I due volontari si fecero la promessa di portare a termine quanto era in quel momento quasi una utopia. Da allora, viaggio dopo viaggio quella massa inerte di fatto abbandonata al suo destino ha preso forma. Nelle prossime settimane gli oltre 900 studenti, dalla scuola materna alle medie, si trasferiranno dalle vecchie aule in muratura lesionate dal terremoto del 2010 alle 28 prefabbricate divise in due strutture per un totale di 1500 mq.
Nessuna cerimonia, nessun discorso ufficiale. Per i volontari italiani solo la commozione di vedere ultimato l’ennesimo dono, intitolato a un amico come Ferruccio Modena che ha fatto del dono la sua vita, sempre pronto a partite per missioni di pace o iniziative di solidarietà in Italia e all’estero.
«Naturalmente vi ringraziamo per quanto ci avete donato – ha commentato la religiosa direttrice della Missione – ma soprattutto l’efficienza, la discrezione, il rispetto e l’amore che avete dimostrato. Qualità rare che caratterizzano chi alle parole preferisce i fatti».
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