Confartigianato: “Il Governo abbandona le imprese “

Dal 1° gennaio 2014 un nuovo contributo a carico di imprese e lavoratori. Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese: «Una scelta sbagliata e ideologica. Non c’è alcuna intenzione da parte del Governo di tagliare le tasse sulle aziende»

Dal primo gennaio 2014 scatterà un nuovo contributo a carico degli imprenditori per finanziare un fondo di solidarietà presso l’Inps. La notizia del rincaro del costo del lavoro per aziende e lavoratori, naturalmente non è stata accolta con entusiasmo nemmeno dalle associazioni di categoria, perché segno evidente della mancanza di volontà da parte del Governo di tagliare le tasse sulle aziende. Commenta così Davide Galli (foto) presidente di Confartigianato Imprese Varese: «Una scelta ideologica che tradisce chiaramente quali siano le vere intenzioni del Governo e dei partiti che lo sostengono: non c’è volontà e, sospettiamo, mai ci sarà una reale volontà di alleggerire il carico fiscale alle imprese che producono redditi, lavoro e benessere per tutti. Nessuna intenzione di cambiare e dare una svolta significativa a questa grave situazione economica».
D’altronde il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha detto chiaramente che «è troppo presto per dire se le risorse individuate dalla spending review possano essere utilizzate per ridurre il cuneo fiscale». Così le risorse saranno utilizzate per il mantenimento del bilancio dello Stato; sugli esodati si interviene aumentando i contributi sui lavoratori autonomi, dei provvedimenti sul cuneo fiscale non se n’è fatto nulla, aumentano le imposte di bollo. «La piccola impresa è considerata al pari di un bancomat e l’unica cosa che si vuole salvaguardare sono gli interessi del Parlamento, che aumenta le spese inutili (basta guardare ai provvedimenti inseriti con il “mini-max” della Legge di Stabilità) e non permette alle aziende di ritornare a poter competere».

«Il Governo dovrebbe fare scelte tecniche e strategiche per le imprese italiane. Dovrebbe scegliere, con concretezza, di semplificare e di agevolare le imprese per permettere a questo Paese di risolvere i tanti gap che lo allontanano dal resto dell’Europa: costi elevati e ormai insostenibili in tasse, burocrazia, credito, energia. Sono queste le scelte vincenti che dovrebbero portare le nostre imprese alla ripresa?».
«Questo nuovo contributo non fa altro che ridurre il già ridicolo taglio del cuneo fiscale. E non si può che affermare, con amarezza, che questo peso arriverà dritto – ancora una volta – sulle spalle di quelle imprese che, colpite duramente dalla crisi, si vedono colpite anche da quel Governo che dice di fare il loro interesse», conclude Galli.
La questione, secondo Confartigianato, è vitale perché «non si aiutano lo sviluppo e l’economia spostando l’attenzione da problemi prioritari – come l’abbattimento immediato dell’imposizione fiscale – su altri che prioritari, ad oggi, non lo sono affatto. Il Governo, e i partiti che lo sostengono, si dichiarano infatti pronti a demolire in un mese l’art. 18 e altre mille leggi sul lavoro, ma tutto questo serve solo a generare una “rissa ideologica” fra parti contrapposte fatta apposta per non prendere decisioni concrete, e utili, per le imprese e i suoi lavoratori. Tutto questo non fa che alimentare, nei cittadini, preoccupazioni, insoddisfazioni e infine tensioni forti via via sempre più incontrollabili. Per rendersene conto è necessario richiamare i mille imprenditori riuniti da Confartigianato a MalpensaFiere – nel mese di settembre – per una nuova, e più numerosa manifestazione di questo disagio?».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Dicembre 2013
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