“Con questo Pgt si aspetta il miracolo per salvare il centro storico”
Nuovo affondo del gruppo di minoranza Progetto Castiglione contro il documento di programmazione territoriale adottato in consiglio comunale a dicembre
«Con il Pgt si è decretato il fallimento della politica del territorio dell’amministrazione Poretti». È il nuovo affondo del gruppo di minoranza Progetto Castiglione che, dopo l’adozione del documento in consiglio comunale nello scorso dicembre e le conseguenti proteste per aver avuto pochi giorni per studiare il documento (con la risposta del sindaco), avanza quindi diversi dubbi anche sul contenuto dello strumento di programmazione urbanistica.
«Ha fallito perché non ha saputo guidare i comuni del Seprio e del Parco RTO, proprio nel momento della “maturità” dei temi ambientali e culturali, che legano questa parte della provincia – proseguono dal gruppo di opposizione -. Ha fallito perché non ha saputo, adottando un mediocre e dannoso PGT, dare uno scopo, un progetto alla Castiglione dei prossimi 20 anni.
La proposta di PGT presentata favorisce la sola proprietà privata. A favore della parte pubblica, il PGT si ferma all’annunciazione della creazione di nuovi servizi, proposti senza una priorità di realizzazione o collocati alla rinfusa per mascherare il nuovo consumo di suolo, alcuni addirittura sono anche fuori luogo».
«Quando il Sindaco propone, nel documento di piano, nuova edificazione e consumo di suolo agricolo per soddisfare la domanda interna di abitazioni o di nuovi locali aggiunti all’esistente, la racconta grossa e dimostra di essere un debole amministratore. Tanto che pubblicamente cerca di negare arrampicandosi sugli specchi – proseguono da Progetto Castiglione -. Quando il Sindaco, con la mano destra (non a caso), propone nuove edificazioni e continuo consumo di suolo nei rioni Somadeo, Bicciccera e Villafranca, e con la mano sinistra propone di riqualificare il centro storico, secondo voi tra le due proposte, una giovane coppia, quale sarà costretta a scegliere se vorrà abitare a Castiglione? Sceglierà il nuovo, di facile e immediata realizzazione e pertanto pronto in poco tempo, o aspetterà che nel centro storico avvenga un miracolo tanto da diventare un luogo da abitare competitivo con il nuovo?»
«Il sindaco sta facendo un errore consapevole già fatto nel passato da altri amministratori – concludono da Progetto Castiglione -. Per Riabitare il Centro Storico non dobbiamo metterlo in competizione con nuovi insediamenti localizzati nella periferia. Siamo consapevoli che i contesti urbani nati dal PdF prima (primi anni ’70 ad edilizia selvaggia) e riproposti dal PRG dopo (anni ’80 "tutti da bere") sono dei luoghi che confermano la incomunicabilità di vicinato e lo spreco di spazi a favore, per esempio, delle auto o di un piccolo ritaglio d’erba che chiamiamo prato di pertinenza? Se vogliamo cambiare, cambiamo anche le nostre prospettive. Altrimenti vinceranno i mediocri. Il Centro Storico ci giudicherà».
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