“Anche a Saronno ci vorrebbero i Risciò”

Anche a Saronno ci vorrebbero i Risciò. La richiesta arriva da Fiab Ciclocittà, per ottenere a Saronno i velocipedi a tra ruote, disponibili anche coperti. «Poche persone probabilmente sanno che la legge 21 febbraio 2014, n.9 ha modificato l’articolo 85 comma 2 del Codice della Strada prevedendo con la lettera b-bis che anche i velocipedi a tre ruote, comunemente detti risciò, rientrino tra i veicoli destinati a effettuare servizio di noleggio con conducente – spiegano dal gruppo ambientalista -. Questo tipo di servizio di trasporto di persone, corrispondenza, merci e veicolo di promozione pubblicitaria già in atto in molte città europee e anche in alcune città italiane, costituisce un modo intelligente e simpatico per contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico ed acustico, i consumi di carburante e i rischi connessi alla circolazione automobilistica, trattandosi di un trasporto non invasivo, silenzioso ed ecologico, che non genera smog e polveri, e a zero emissioni di anidride carbonica».

FIAB Ciclocittà Saronno ha mandato una lettera all’Amministrazione Comunale per sottoporre la questione all’attenzione della Giunta. L’apertura della città verso questo tipo di veicolo, con la predisposizione, per esempio, di appositi stalli di parcheggio in prossimità del centro storico, sarebbe un segnale importante per sensibilizzare verso una cultura di mobilità e trasporto diversi e sostenibili, nonché costituirebbe un incentivo per i giovani alla ricerca di nuove possibilità di lavoro, magari anche solo temporaneo. Sotto il profilo amministrativo e di sicurezza della circolazione questo tipo di trasporto non pone problemi di sorta poiché come per i veicoli a trazione animale, categoria per la quale è consentito il noleggio con conducente, non è necessaria la licenza comunale di esercizio, ma solo l’osservanza delle prescrizioni di cui all’articolo 67 del codice della strada. Ci auguriamo che l’Amministrazione si faccia parte attiva nella promozione di questa nuova opportunità, certi che tra i saronnesi ci sia già chi è pronto a farsi coinvolgere in questa piccola ma rivoluzionaria sfida».