“Abbassate le tasse e le imprese verranno da voi”

Il risultato di un sondaggio di Confartigianato Imprese Varese su un campione di 1.500 aziende. Per gli intervistati, è fondamentale la collaborazione tra associazione di categoria e Comuni

Il 25 maggio, in 84 comuni della provincia di Varese, si terranno le elezioni amministrative (vai allo speciale elettorale) . È un appuntamento importante sul quale si riversano tante aspettative delle imprese del territorio, perché un comune attrattivo – come evidenziato nell’analisi sugli indici di attrattività elaborata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Varese – deve poter assicurare, a imprenditori e cittadini, un giusto mix di tassazione sostenibile, burocrazia snella, servizi innovativi, infrastrutture, politiche per i giovani e rete.
Confartigianato ha sottoposto un sondaggio ad un campione di 1.500 imprese (insediate nei comuni delle elezioni), chiedendo loro quali sono i fronti sui quali i candidati sindaci dovranno intervenire. Perché per gli imprenditori intervistati, ci sono priorità da affrontare urgentemente: il 55% del campione chiede tasse eque e sostenibili, il 18% la semplificazione burocraticaun 9% politiche per l’occupazioneun altro 9% le infrastrutture, il restante 9% il miglioramento del sistema scolastico.

Le richieste sul piatto, però, sono numerose: il campione sottolinea la scarsa attenzione che i Comuni danno ai problemi del tessuto imprenditoriale. Dichiarano, gli imprenditori: «Da parte delle amministrazioni ci vorrebbe più rispetto non solo per chi crea ricchezza su questo territorio, ma anche per i collaborati che lavorano in azienda. Poi, i Comuni dovrebbero pianificare progetti fattibili e applicare tutte le possibili riduzioni fiscali alle imprese per rendere il territorio più ricettivo. A volte mancano anche le competenze e, soprattutto, la non conoscenza di quella che si definisce economia reale: le condizioni nelle quali si trovano a lavorare le imprese, oggi sono ormai insostenibili».

Ma le imprese come giudicano il rapporto con il loro Comune? Il 50% del campione afferma che il confronto è buono, ma per un altro 50% è del tutto inesistente. Nonostante questo, l’operato dell’amministrazione è “migliorabile” per il 75% degli imprenditori. Il Comune lavora bene per il 18% delle aziende, mentre è “scarso” solo per l’8%.

Insomma, il campione non nasconde una certa delusione soprattutto quando affronta il tema dell’insediamento imprenditoriale sul territorio: per il 64%, il proprio Comune non facilita la nascita di nuove imprese; il restante 36% è invece positivo. I problemi che ostacolano l’insediamento di altre unità produttive, questa volta, non sono dettati né dalla tassazione elevata (questa è un motivo solo per il 13% dei 1.500 imprenditori) e né dalle lungaggini e complessità burocratiche (38% del campione) ma dalla “mancanza di piani di sviluppo per l’impresa”: lo afferma il 50% degli intervistati.

In tutto questo, il 100% del campione si dice d’accordo sulla necessità di rafforzare il rapporto tra l’associazione di categoria e le amministrazioni comunali. Infatti, per il 50% degli intervistati il confronto continuo sul territorio tra chi lavora a stretto contatto con le aziende e chi deve decidere anche del futuro delle imprese, potrebbe portare ad una soluzione più rapida dei problemi imprenditoriali. Le finalità di questo dialogo, però, sono anche altre: il 40% pensa che attraverso questa collaborazione il Comune potrebbe conoscere meglio le imprese ed essere più attrattivo. Solo per il 10% del campione, il rapporto tra i due dovrebbe avere come finalità quella di facilitare lo sviluppo imprenditoriale.

La Giunta di Confartigianato Varese, più di un mese fa, ha comunicato ai Comuni che andranno al voto alcune proposte mirate: esenzione dall’Imu di capannoni, magazzini e laboratori; corretta distribuzione dei costi della tassa rifiuti tra utenze domestiche e non domestiche (la Tari non deve essere una patrimoniale); suddivisione per abitante della Tasi; potenziare la partnership tra confidi e Comuniper la sottoscrizione di accordi volti ad agevolare la concessione di credito alle imprese del territorio; attivare convenzioni tra Confartigianato Varese e gli enti locali per facilitare l’istruttoria dei procedimenti amministrativi a vantaggio delle imprese; dare il via ad appalti a Km. zero per sostenere le imprese della filiera casa e tutelare l’economia e l’occupazione locale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2014
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