Arrestato su ordine della Lituania, il manager russo si difende

Il caso di V.K., fermato all'aeroporto di Malpensa per gli scontri e i morti del 1991 a Vilnius: l'uomo nega ogni addebito e i legali contestano la procedura

Respinge ogni accusa V.K., manager russo fermato all’aeroporto di Malpensa mercoledì scorso perché ricercato in Lituania per fatti risalenti al 1991. Portato in carcere a Busto Arsizio, l’uomo – che all’epoca aveva 27 anni – nega ogni coinvolgimento nei fatti contestati da Vilnius e i suoi legali si opporranno all’estradizione (la richiesta sarà esaminata dalla Corte d’Appello di Milano).
Va precisato che – contrariamente a quanto comunicato inizialmente dalle autorità di polizia italiane – l’uomo non era ricercato dal Tribunale Penale Internazionale (dove in effetti anche mercoledì non compariva tra i "warrent of arrest"), ma su mandato d’arresto della Lituania. «I fatti sono antecedenti all’entrata in vigore del mandato d’arresto europeo, che quindi non è applicabile», contesta dal punto di vista procedurale l’avvocato Renato Musella che con l’avvocato Daniele Maggi ha assunto la difesa e sta esaminando la prima documentazione delle autorità lituane.
Le accuse che vengono da Vilnius sono legati agli eventi del gennaio 1991, quando vi furono diversi morti in Lituania nel corso di alcune manifestazioni di piazza e nell’assedio al Parlamento (nella foto, il monumento ai difensori e alle barricate). Era il periodo in cui la Repubblica Baltica – al pari di Estonia e Lettonia – stava ottenendo l’indipendenza dall’Urss, separando il suo destino da quello di Mosca e della futura Federazione Russa. Anche a questo punto fa riferimento la difesa, considerando la conflittualità rimasta tra la Russia e la Lituania. Tra Mosca e le Repubbliche Baltiche non sono mancati momenti di tensione diplomatica (vedi la rimozione del monumento all’eroe sovietico a Tallinn, capitale dell’Estonia, o la questione dello status dei cittadini russofoni, molto criticato anche dall’UE), riaccesi anche dalle frizioni recenti legate alla vicenda dell’Ucraina. Solo pochi anni fa la Lituania chiese un’audizione persino di Mikhail Gorbaciov, a 16 anni dagli scontri. Insomma: il caso di V.K. è un "normale" caso penale o è parte di una vicenda anche diplomatica, come lasciano intendere i legali sottolineando che il mandato d’arresto è di marzo 2014? Per ora c’è da attendere che l’uomo compaia nella prima udienza, per capire come evolverà la questione. La difesa ha chiesto di bloccare l’estradizione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Maggio 2014
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