Melato: “Mai messo al primo posto le nostre ambizioni personali”
Milena Melato, ex esponente del Pdl locale e oggi candidata con Cardanoincomune, spiega perchè ha deciso di entrare nella lista di Laura Clerici
Riceviamo e pubblichiamo
In queste settimane di campagna elettorale ho ricevuto numerosi attacchi personali, gratuiti e ingiusti, che mi spingono, per dovere di chiarezza nei confronti di chi mi conosce e dei miei elettori, a dare delle spiegazioni per precisare, prima del giorno del silenzio elettorale, la mia scelta di candidarmi con la lista Cardanoincomune.
Perché io, contrariamente ad altri che da anni si agitano alla ricerca di un “posto” comodo da occupare, sono sempre stata ferma sulla mia posizione. Quella che con grande consapevolezza presi ancora all’inizio del 2012, nel momento in cui si andavano formando le liste elettorali per la scorsa tornata di elezioni comunali. Allora – ero coordinatrice cittadina del Pdl e consigliere provinciale in carica – dissi chiaramente che a Cardano al Campo era giunto il momento di riunire il fronte dei moderati, superando quelle divisioni che fino ad allora ci avevano diviso .
Queste sono le parole di un mio comunicato del febbraio 2012, non smentibili in quanto ancora presenti negli archivi della stampa locale:
«Siamo consapevoli che la difficoltà di un momento così delicato dal punto di vista economico e sociale ma anche, realisticamente, la legge elettorale amministrativa di un Comune sotto i 15mila abitanti senza l’elezione a doppio turno, sono fattori che impongono di mettere da parte le “bandierine” di partito, i personalismi e le appartenenze, per guardare al bene comune e al richiamo all’unità che la maggioranza moderata di Cardano al Campo, che più volte si è espressa in modo inequivocabile con il proprio voto, ci ribadisce una volta di più. Noi stessi non abbiamo paura di fare un passo indietro, pur rappresentando il partito di maggioranza relativa a Cardano, e invitiamo le altre forze politiche moderate a fare lo stesso, perché crediamo nella necessità di una svolta chiara per il bene della comunità e siamo pronti a lanciare un segnale forte ai cardanesi che si aspettano di poter voltare pagina».
Quello che auspicavo due anni e qualche mese fa, poi, purtroppo, non si concretizzò per vari motivi. Ma lo spirito di quella presa di posizione è rimasto valido tuttora, ed è proprio per coerenza con quel mio progetto che in questi mesi ho continuato a lavorare assiduamente e con convinzione, al di là dei cambiamenti politici che tutti conosciamo nel centrodestra, affinché quella prospettiva di unione dell’area moderata potesse finalmente diventare realtà. L’avvicinamento a Cardanoincomune è stato quindi naturale, visto che rappresentava una lista di ispirazione moderata, che in questi due anni di presenza in consiglio comunale ha dimostrato di portare avanti le stesse istanze che io, e altri come Vincenzo Colucci, abbiamo fatto nostre in più di quindici anni di attività politica a Cardano al Campo. Un impegno civico legato alla concretezza delle esigenze di una comunità laboriosa ma complessa come quella cardanese, unito alla necessità di rinnovamento della classe dirigente della nostra Cardano e alla volontà di mettere al primo posto il bene di Cardano e dei cardanesi, la difesa dei loro interessi e di quelli della nostra comunità, prima di ogni tatticismo o strategia partitica, votata a quei compromessi al ribasso che per quasi vent’anni hanno costretto il centrodestra cardanese a stare sistematicamente all’opposizione.
Il gruppo di Cardanoincomune, al quale ci siamo avvicinati, era un interlocutore naturale ed inevitabile per chi volesse perseguire il genuino intento di costruire un fronte unitario dei moderati che potesse mettere al centro del programma elettorale il bene dei cardanesi. Ecco perché siamo andati in quella direzione, rimanendo fedeli e coerenti alle nostre idee e mantenendo fede alle premesse iniziali che avevano portato anche altre forze politiche al tavolo della trattativa per la formazione di una lista moderata.
Io e Vincenzo Colucci, insomma, non ci siamo mossi di una virgola. Non siamo noi ad aver tradito il progetto ambizioso che ci eravamo posti, per subordinarlo alla prospettiva di qualche poltrona più comoda altrove. Non siamo noi ad aver “scantonato” dalla strada maestra di un fronte unico dei moderati, una prospettiva vincente, per rincorrere meschine esigenze di protagonismo e di visibilità personale. Noi non abbiamo mai messo al primo posto le nostre ambizioni personali, ma solo ed unicamente il bene di Cardano e dei cardanesi. Sappiamo di aver fatto la scelta meno comoda, visto che ci presentiamo con l’unica lista che al proprio interno non ha simboli di partito , in una campagna elettorale in cui il “traino” delle elezioni europee potrebbe favorire le coalizioni di partito, ma siamo convinti di aver fatto la scelta giusta, la migliore per Cardano. Anche altri avrebbero potuto farla, se avessero davvero messo Cardano prima di ogni altra considerazione.
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