Sottili: “La partita decisiva sarà l’ultima”
Dopo la quinta sconfitta consecutiva, il mister del Varese guarda avanti. Il direttore sportivo esclude che ci sia all'orizzonte un esonero
Stefano Sottili, mister del Varese, ha collezionato 5 sconfitte consecutive, ma ripete continuamente che la partita decisiva sarà l’ultima, qualunque essa sia, e che il resto conta poco. «È stata una mazzata – dice Sottili – ma l’atteggiamento non è di una squadra morta. Se a Cittadella non abbiamo giocato, oggi ci hanno condannato gli episodi. Certo la quinta sconfitta consecutiva pesa dal punto di vista del morale, ma noi ci siamo, come dimostrano le tante palle gol create e non capitalizzate. Sul gol mancato di Oduamadi e l’occasione di Pavoletti loro hanno segnato, e non so dire se era in fuorigioco. Non dico nulla di strano se affermo che il miglior giocatore in campo è stato il loro portiere».
Sottili in genere non parla mai degli arbitri ma questa volta fa un’eccezione: «Qualsiasi situazione in dubbio è stata interpretata a nostro sfavore, dal famoso gol con l’Avellino sono stati solo episodi negativi. Nei prossimi giorni sarà fondamentale recuperare perché quando si gioca
ogni tre giorni devi far recuperare le energie psicofisiche ai giocatori».
Sottili è consapevole di essere in discussione anche se il direttore sportivo Lele Ambrosetti nega che ci siano esoneri all’orizzonte. «Non credo – dice il direttore sportivo – che la soluzione migliore sia mandare via l’allenatore anche se è la soluzione più praticata in Italia, abbiamo solo il tempo per reagire il più in fretta possibile. Non ho ancora parlato col presidente, ma io credo che in questo momento non serva trovare un colpevole. Martedì avremo una gara alla morte. Non ci sono alibi o scusanti attribuibili a terzi, ma i ragazzi oggi hanno dato tutto, però mi rendo conto che in questo momento sono solo parole. Conosco la passione dei tifosi del Varese e quindi non mi sono stupito nel vedere gli spalti pieni, ci spiace anche per questo motivo. Oggi la vittoria era troppo importante.
I numeri ci dicono che per la prima volta siamo nella zona rossa, io ci metto la faccia e vado
avanti».
Giuseppe Pillon sa di aver compiuto un mezzo miracolo e , dopo la salvezza matematica, puo’ anche permettersi di sognare i playoff. «È stata una partita difficile – dice il mister del Carpi – e il Varese è stato sfortunato perché oggi abbiamo raccolto più di quanto meritavamo, ma è accaduto anche a noi in passato, il calcio è così. Noi giochiamo bene negli spazi e mi aspettavo che il Varese avrebbe giocato per sfruttare il gioco aereo di Bjelanovic e Pavoletti. Nel secondo tempo invece
l’abbiamo sofferto meno. Sognare non costa nulla e proveremo ad alzare lo sguardo verso l’obiettivo playoff».
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