Sul palco del Sociale “Storie di gatti, cani, gabbiani topi e…poeti”

Lo spettacolo scritto e diretto da Delia Cajelli per la conclusione del corso “Educarte” andrà in scena giovedì 22 maggio sul palco del Teatro Sociale

Sono temi quali l’attenzione all’ambiente, la tolleranza per il diverso, il rispetto dell’altro e dei suoi diritti a tessere la trama della favola «Storie di gatti, cani, gabbiani, topi e…poeti», scritta dalla regista Delia Cajelli, direttore artistico del teatro Sociale di Busto Arsizio e presidente dell’associazione culturale «Educarte», per il saggio conclusivo del quinto anno di attività del corso «Attori in erba», in programma giovedì 22 maggio, alle ore 20.30, nell’ambito della stagione cittadina «BA Teatro». Sul palco saliranno una settantina di bambini di età compresa tra i 6 e i 13 anni, con l’attore Gerry Franceschini e l’allievo-attore Emanuele Caruso. Le coreografie e i movimenti scenici portano la firma di Elisa Vai, la consulenza canora è di Anita Romano. Luci e fonica dello spettacolo sono a cura di Maurizio «Billo» Aspes. Liberamente ispirato ai racconti «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare», «Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico» e «Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza», tre libri per l’infanzia di Lúis Sepulveda, il racconto teatrale porta il pubblico al porto di Genova, dove è in corso la prima assemblea annuale dell’Onu degli animali, un congresso mondiale ideato per discutere di temi civili e di problemi, individuali e collettivi, come la difficile congiuntura economica, l’inquinamento ambientale e il randagismo, che si propone anche di facilitare il dialogo tra specie differenti.

Tantissimi i gatti presenti, dal greco Zorba al transiberiano Dracula, dalla francesina Mimi Bluette al tedesco Sigfrido, senza dimenticare il micio-giornalista Titto, l’elegante Bubulina, il napoletano Leopoldo e il siciliano Tancredi. Non meno numerosa è la delegazione dei cani, tutti provenienti da Roma, con in testa Orazio Coclite, Messalina, Poppea e Muzio Scevola. Tutti gli amici (ma anche nemici) a quattro zampe sono arrivati sul mar Ligure per ascoltare le storie di altri animali. Tra gli invitati a parlare, ci sono la tartaruga Guendalina, il Lupo Solitario, la maialina Pondola, che è scappata da un allevamento per evitare il macello, la gabbianella Fortunella, che ha perso la mamma e che vuole imparare a volare, il gatto cieco Omero e il suo miglior amico, il topo acrobata Alex, unico sopravvissuto di tutta la famiglia al crollo di un capannone a Mirandola, nei giorni del terremoto. Su un barcone di migranti e rifugiati politici, sono arrivati in Liguria anche animali esotici come la scimmia Cita, il serpente Sir Bis, la giraffa Giffi, Mamma Orsa e il pappagallo Blu dell’Amazzonia. Non manca al congresso nemmeno la lumachina Ribelle, che ha intrapreso un lungo viaggio, in compagnia della tartaruga Memoria, per scoprire i motivi che rendono così lenta la sua specie. Dopo varie discussioni e qualche zuffa, l’Onu degli animali deciderà di farsi aiutare da un santo e da un poeta, Francesco d’Assisi e Lúis Sepulveda (interpretati rispettivamente da Emanuele Caruso e Gerry Franceschini), a risolvere i suoi problemi e a sensibilizzare gli umani sulla necessità di rispettare la terra, la nostra casa. Tutti insieme scriveranno un decalogo: i Dieci comandamenti della natura.

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Pubblicato il 19 Maggio 2014
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