Rave a Vedano, 200 denunce
I carabinieri hanno identificato molti partecipanti alla festa clandestina che si svolse il 20 aprile alla ex cartiera
 Il rave party organizzato a pasqua nella ex cartiera del ponte di Vedano Olona finisce con 200 denunce. Due i reati contestati, l’invasione di terreni privati e il raduno non segnalato ex articolo 18 del tulps. I partecipanti alla rumorosa festa clandestina sono stati identificati sia all’interno dell’area che all’esterno. Tra loro vi sono 20 minorenni e 10 stranieri provenienti in particolare da Germania e Olanda. Una trentina sono invece i ragazzi provenienti dalla provincia di Varese in particolare dai dintorni di Gallarate e Busto Arsizio.  L’indagine si annuncia complicata, a giudicare dalle precedenti inchieste sui rave party illegali compiute in provincia di Varese. In un caso un’indagine riguardante il rave party a Caldè del 2008 si concluse con assoluzioni per tutti, ma il pm ha fatto ricorso in cassazione. Non è facile dimostrare la presenza dei partecipanti a un rave party. In occasione delle identificazioni del rave di Caldè, ad esempio, si procedette soprattutto a fermare diverse persone nei pressi della ex fornace, e gli avvocati difensori eccepirono tutti sul fatto che non risultava provata la loro presenza nei terreni privati dove si sarebbe svolta la festa illegale.
Il rave party organizzato a pasqua nella ex cartiera del ponte di Vedano Olona finisce con 200 denunce. Due i reati contestati, l’invasione di terreni privati e il raduno non segnalato ex articolo 18 del tulps. I partecipanti alla rumorosa festa clandestina sono stati identificati sia all’interno dell’area che all’esterno. Tra loro vi sono 20 minorenni e 10 stranieri provenienti in particolare da Germania e Olanda. Una trentina sono invece i ragazzi provenienti dalla provincia di Varese in particolare dai dintorni di Gallarate e Busto Arsizio.  L’indagine si annuncia complicata, a giudicare dalle precedenti inchieste sui rave party illegali compiute in provincia di Varese. In un caso un’indagine riguardante il rave party a Caldè del 2008 si concluse con assoluzioni per tutti, ma il pm ha fatto ricorso in cassazione. Non è facile dimostrare la presenza dei partecipanti a un rave party. In occasione delle identificazioni del rave di Caldè, ad esempio, si procedette soprattutto a fermare diverse persone nei pressi della ex fornace, e gli avvocati difensori eccepirono tutti sul fatto che non risultava provata la loro presenza nei terreni privati dove si sarebbe svolta la festa illegale.
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