“Sistemiamo insieme il sagrato di San Pietro”
La pavimentazione davanti alla chiesetta è danneggiata e un lettore propone di organizzare un gruppo di lavoro, sull'esempio di quanto attivato per esempio nelle scuole
Egregio direttore,
ho letto con piacere la lettera n. 21 del 4 giugno, dal titolo "Una storia di amicizia e colori: così risplende la materna S. Carlo di Varese".
Un gruppo di genitori amici che hanno pianificato, programmato, realizzato un progetto di sistemazione, tinteggiatura, della scuola dei loro figli.
La lettera dice fra l’altro “Noi non siamo del mestiere ma ci mettiamo al servizio di un obiettivo comune, decidiamo di farlo per i sorrisi dei nostri bambini, quei bambini che un giorno saranno uomini e donne a cui avremo insegnato il valore dell’impegno e la gioia del bene comune”
Anche io, da un po’ di mesi, ho un progetto in mente da realizzare, e riguarda lo spiazzo antistante (sagrato) la chiesa di S. Pietro a Gallarate.
Il suddetto sagrato è in condizioni pessime con piastrelle (forse si chiamano beole) rotte, alcune sono rattoppate male con del cemento, altre non sono salde, e passandoci sopra si spostano improvvisamente, altre sono spaccate in più punti.
Allego qualche foto recente.
Le questioni sono due.
La prima è di sicurezza, le piastrelle spezzate, i buchi mancanti di piastrella, il sollevamento al passaggio delle stesse, rendono pericoloso il passaggio delle persone.
La seconda è prettamente di decoro, è bruttissimo vedere uno spazio della piazza più importante di Gallarate, in queste pessime condizioni.
Personalmente, non riesco a capacitarmi della situazione, tanto che ho in mente di coinvolgere un po’ di persone per sistemare il sagrato.
Quali ragioni ci possono essere per lasciare il sagrato in cattive condizioni di sicurezza e di decoro?
Da quello che ho saputo ufficiosamente, il comune di Gallarate non può intervenire, perché è un bene della curia, se fosse così, bisognerebbe individuare una persona che conoscesse il modus operandi per chiedere il permesso di poter sistemare il sagrato. A chi appartiene la chiesa di S. Pietro alla parrocchia di Gallarate o alla curia centrale?
Inoltre anche una persona che potesse dirci come fare per far lavorare i volontari nell’eventuale cantiere allestito per la riparazione.
La mia idea è di lanciare un appello a volontari (muratori, manovali, operai, cittadini, sponsor e supporter) per riparare la pavimentazione.
Non è difficile poter sistemare da volontari il sagrato, io che non faccio il muratore di mestiere, (sono un informatico) mi sono cimentato a casa mia in diversi lavori di muratura con ottimi risultati. Il costo totale ( 10 piastrelle nuove, colla e cemento adatto) sarebbe irrisorio.
Per chi volesse contattarmi per questo progetto la mia email è feliceferrazza[chiocciola]libero[punto]it
Grazie per l’attenzione
Felice Ferrazza – Gallarate
Abbiamo chiesto qualche informazione in più anche al parroco di Santa Maria Assunta, monsignor Ivano Valagussa: «Il sagrato è di proprietà della parrocchia, il problema ci è già stato segnalato e abbiamo avuto anche qualche contatto con il Comune. Dovremo mettere mano al più presto possibile, certo che se ci fosse un po’ di aiuto, in varie forme, sarebbe positivo». Positivo anche perché la chiesetta di San Pietro è non solo un luogo religioso, ma simbolo della città tutta, al punto che il recupero delle forme romaniche fu portato avanti – tra fine Ottocento e inizio Novecento – dalla Società Gallaratese per gli Studi Patrii.
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