Approvata la legge regionale sul recupero delle aree boschive abbandonate
Fra i contenuti del provvedimento anche viabilità agro-silvo-pastorale. Previste modifiche delle norme in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale
Con 40 voti favorevoli e 24 contrari il Consiglio regionale ha approvato oggi pomeriggio la legge regionale di modifica delle norme in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale.
Scheda: i contenuti della legge
La nuova legge regionale modifica alcuni articoli della LR 31/2008 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”.
Obiettivo dei primi tre articoli è il recupero a fini agricoli di terreni che avevano tale destinazione e che con gli anni sono diventati “boschi” causa l’abbandono. Per stimolare la riqualificazione si è stabilito di snellire il più possibile pratiche burocratiche che oggi spesso disincentivano e mortificano chi intende avviare un’attività.
In particolare, per agevolare il recupero a fini agricoli di prati permanenti, pascoli o colture agrarie terrazzate si prevede l’eliminazione della colonizzazione boschiva in atto da non oltre trenta anni (e non più da 15 come in precedenza) con l’esclusione a determinate condizioni di interventi compensativi.
Viene ampliata la fattispecie di interventi edilizi autorizzabili dai Comuni comportanti trasformazione d’uso del suolo (senza trasformazione del bosco) in zone soggette a vincolo idrogeologico. E’ il caso di interventi di manutenzione di reti tecnologiche interrate, di opere pubbliche o di pubblica utilità.
Nell’art. 4 si prevede che l’ordinamento regionale (regolamento forestale regionale) contenga disposizioni atte a consentire ai Sindaci e agli enti proprietari la possibilità temporanea di consentire manifestazioni con mezzi motorizzati, individuando percorsi o aree su cui poter transitare. “Questo intervento -è scritto nella relazione- risulta opportuno al fine di colmare un vuoto normativo e in considerazione del fatto che le manifestazioni possono costituire una fonte di reddito in aree svantaggiate quali quelle di montagna”.
Un emendamento approvato nel corso della discussione prevede che i responsabili organizzativi delle manifestazioni prestino “congrue garanzie finanziarie fideiussorie bancarie o assicurative agli enti proprietari “al fine di un ripristino delle aree interessate dagli eventi.
Gli ordini del giorno approvati
Il Consiglio regionale ha approvato anche tre ordini del giorno. Il primo invita la Giunta regionale a inserire nel Regolamento regionale la “tutela anche per i sentieri e le mulattiere in quanto retaggio storico-culturale” e che le manifestazioni possano svolgersi “in maniera compatibile con il ciclo di vita e di riproduzione della fauna stanziale e migratoria e della flora endemica” . L’impegno della Giunta ad avviare immediatamente un gruppo di lavoro con il CAI per valutare le proposte in tema di mobilità lenta e con l’obiettivo di scrivere un progetto di legge è previsto nel secondo ordine del giorno. Il terzo ordine del giorno chiede in sostanza un rilancio dell’attività del gruppo di lavoro per la progettazione e lo sviluppo di interventi a sostegno della filiera bosco-legno previsto dalla legge 31/2008.
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