“Larghe intese in Provincia? Noi siamo aperti al dialogo”

«Siamo aperti al dialogo, se si troverà un accordo con il Pd e la Lega ci saremo, altrimenti daremo vita alla coalizione di centrodestra». Lara Comi lascia tutte le strade aperte. La coordinatrice di Forza Italia ritiene che ancora ci sia molto da chiarire prima di arrivare alle votazione del presidente della provincia con la nuova legge. Il giorno del voto dovrebbe essere il 28 settembre. «Ma non escludo un rinvio a ottobre – spiega la Comi – quindi persino sulle date direi che è tutto aperto».

Lista di centrodestra, o lista delle larghe intese?
«Vedremo, noi siamo aperti al dialogo. La nuova provincia è un dibattito all’ordine del giorno nel nostro partito».

Che condizioni si devono verificare?
«Diciamo che potremmo sintetizzare così. Se si trova un accordo generale bene, sennò daremo vita a delle votazioni con due schieramenti».

C’è già una vostra preferenza per uno scenario piuttosto che un altro?
«Non abbiamo ancora deciso o stabilito nulla».

Ma sulla vostra rappresentanza politica che valutazioni ha fatto?
«Innanzitutto voglio ribadire che il provvedimento del governo sulle province è assurdo. Comunque, detto questo, il nostro peso deve essere rappresentato. Il presidente era della Lega. Ora possono esserci una serie di cambiamenti oppure la conferma di uno della lega, il dialogo è aperto. Su tutto. Ripeto, anche se fare una lista con il Pd e una con lo schieramento insieme alla Lega.

L’Ncd fra parte del centrodestra o no?
«Sì, ma governa in parlamento con il centrosinistra. Noi stiamo con la Lega nel centrodestra e stiamo entrambi all’opposizione al governo. Non è il nostro partito che deve chiarirsi le idee. Per quanto ci riguarda l’alleanza con la Lega funziona. L’abbiamo visto nelle elezioni della comunità montana delle Valli del Verbano. Noi abbiamo votato per la presidenza di Paolo Enrico insieme alla Lega, mentre il Pd e l’Ncd erano dalla parte opposta. Enrico era sostenuto da Fi e dalla Lega. Possiamo quindi dire che la nostra coalizione funziona».

Forza Italia ha un nome da suggerire?
«Sì ma preferisco tenerlo ancora nascosto. Prima discutiamo le alleanze poi si vedrà. Le scelte condivise sono sempre le migliori, soprattutto su un ente come la provincia».

Quale dev’essere il profilo giusto?
«Larghe intese o coalizione, il profilo è lo stesso, che sia bravo, capace e rappresentativo».

Condivide le affermazioni del segretario provinciale leghista Matteo Bianchi, e cioè che se il pd vuole un accordo deve proporre un nome che non sia di quel partito?
«Sì, certo, un nome condiviso è giusto. Una persona che unisce e non divide va bene. Trattandosi di un sindaco ha inoltre un maggiore contatto diretto con i cittadini. La vedo più come una figura di raccordo».

Avete fatto un calcolo? Forza Italia con il voto ponderato ha una buona rappresentanza?
«Ha buone possibilità di poter andare avanti l’alleanza con la lega».

Potreste anche vincere da soli?
«Si certo, abbiamo fatto dei calcoli ma abbiamo ritenuto opportuno andare avanti prima nelle discussioni».

PUNTATE PRECEDENTI: 

L’INTERVISTA AD SAMUELE ASTUTI (PD)

L’INTERVISTA A MATTEO BIANCHI (LEGA)