Pensionati in assemblea: “Senza lavoro non c’è futuro per nessuno”

Due giorni di assemblee unitarie per le associazioni di pensionati per discutere sul futuro del mondo pensionistico e non solo. Ecco cosa si è deciso

Sono in corso le assemblee unitarie dei sindacati dei pensionati della provincia di Varese sulla piattaforma predisposta, a livello nazionale, da CGIL, CISL e UIL su previdenza e fisco.
Lunedì a Varese, martedì a Busto Arsizio molti pensionati hanno partecipato alle assemblee convocate. Numerosi gli interventi di condivisione dei punti essenziali della piattaforma e l’invito a proseguire, in modo unitario, con la diffusione dell’informazione e la necessaria mobilitazione.

Si è sottolineato come, nell’attuale permanere di una profonda crisi economica e sociale (confermata anche da tutti i dati statistici nazionali ) sia indispensabile che il Governo metta in atto, rapidamente, le iniziative necessarie per rilanciare l’occupazione e salvaguardare il sistema produttivo del Paese. Anche per i pensionati il primo problema è quello del lavoro: senza occupazione stabile non c’è futuro né per i giovani, né per gli anziani. Non c’è futuro per il Paese. Spiegano nel loro comunicato i pensionati:

E’ evidente che la legge Monti-Fornero è stata un’enorme operazione di cassa sul sistema previdenziale italiano (che era sostanzialmente in equilibrio ) pagata dai pensionati e dai lavoratori.
Un’operazione che costa loro qualcosa come 80 miliardi di euro per il periodo 2013/2020.
Con questa legge sono stati introdotti elementi di rigidità che hanno determinato profonde iniquità e causato problemi enormi che ricadono sulle condizioni di vita reale di milioni di cittadini.
Per CGIL, CISL e UIL è indispensabile riportare equità nel sistema previdenziale italiano. E’ necessario assicurare future pensioni adeguate ai giovani, salvaguardare tutti i cosiddetti lavoratori “esodati”, ripristinare un accesso flessibile al pensionamento, rivalutare le pensioni (anche quelle “medie”) e rilanciare la previdenza complementare.

Per quanto riguarda il fisco è evidente che bisogna intervenire immediatamente per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori e sui pensionati.
Si può farlo se si decide di utilizzare, a questo scopo, una parte consistente delle risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale. Evasione che raggiunge, nel nostro Paese, la cifra stratosferica di 180 miliardi di euro all’anno.
E’ inoltre necessario riformare il nostro sistema fiscale che è frammentato, ingiusto e penalizzante per lavoro e pensioni.
Il sindacato è unitariamente impegnato nell’elaborare una proposta che si basi sulla progressività della tassazione su reddito e patrimoni, in un nuovo ed equilibrato rapporto fra tassazione diretta e indiretta.
Nel mese di settembre continuerà il percorso a livello territoriale, così da giungere poi al varo definitivo della piattaforma da parte degli esecutivi unitari nazionali.

La via
delle api

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Pubblicato il 22 Luglio 2014
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