Cucivano e dormivano in fabbrica senza bagni, chiusa azienda tessile

Lavoravano in nero e operavano in un ambiente privo di sicurezza e igiene e così i carabinieri hanno chiuso l’azienda. La scorsa notte i militari della Stazione Carabinieri di Casano Magnago, insieme al personale specializzato del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e al personale ispettivo della Direzione Territoriale del Lavoro (D.T.L.) di Varese, sono entrati all’interno di un capannone con il fattivo supporto del personale della Polizia Locale e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cassano Magnago, per effettuare uno specifico servizio finalizzato al controllo di un’azienda operante nel settore tessile e gestita da personale di nazionalità cinese.

L’operazione ha permesso di rilevare numerose violazioni, in particolare nell’ambito della normativa sul lavoro e in materia anti-infortunistica, che hanno portato all’applicazione di un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, unitamente all’elevazione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di oltre 40.000 euro. Nello specifico, all’interno dell’azienda sono state individuate complessivamente quattro lavoratori irregolari (tutti di nazionalità cinese) privi, perciò, di qualsiasi tutela di natura lavorativa e previdenziale, nei confronti dei quali, insieme al loro datore di lavoro, si è proceduto alla denuncia.

Inoltre, quest’ultimo è stato ulteriormente denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia anti-infortunistica: si è accertato, infatti, il mancato rispetto delle più basilari norme in materia di sicurezza sul lavoro, oltre che di igiene: sono ad esempio risultati assenti i servizi sanitari e sono stati individuati dei “dormitori” assolutamente inidonei, nonché insalubri, quotidianamente utilizzati dal personale impiegato nella lavorazione dei tessuti.