Precipitò e morì, condannato responsabile del cantiere

Una tragedia sul lavoro, avvenuta nel capannone del Dama nel 2011

Condannato per omicidio colposo il titolare della ditta che aveva in carico la ristrutturazione del magazzino Dama di Casciago, dove il 28 settembre del 2011 il geometra Alberto Broggi di 61 anni, cadde precipitando dal tetto per il cedimento di alcuni materiali. L’uomo si stava occupando della rimozione dell’eternit. Nel processo con il rito abbreviato il gup Stefano Sala ha condannato a 8 mesi il responsabile legale della Ghirlandini, la ditta che aveva l’appalto per la ristrutturazione. La tesi dell’accusa, sostenuta dal pm Annalisa Palomba, è che la ditta doveva curarsi della tutela collettiva dei lavoratori che operavano all’interno del cantiere, con apposita segnaletica sul tetto che indicasse chiaramente le lastre già sostituite e quelle ancora da sostituire. Ma purtroppo queste differenze di tenuta del tetto non erano chiare e il geometra, che pure era uno dei responsabili, seppure non avesse l’imbragatura, fu indotto a fare il passo falso anche dalla mancanza delle condizioni generali di sicurezza. La parte civile è usicta dal processo poichè ha ottenuto un risarcimento dall’assicurazione della ditta pari a 600mila euro.  

IL FATTO: CADE DAL TETTO E MUORE

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Pubblicato il 15 Ottobre 2014
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