Un regalo all’ospedale: la sala Lisetta
Associazioni di volontariato e privati hanno donato un ambiente confortevole dedicato ai pazienti e ai parenti dell'oncologia del Sant'Antonio
È stata inaugurata all’ospedale di Gallarate la Sala Lisetta Bossi, uno spazio inserito nell’Unità Operativa di Oncologia, diretta dal Dott. Salvatore Artale. Alla presenza del Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera, Dott. Humberto Pontoni, del Direttore Sanitario, Dott.ssa Giuseppina Ardemagni, le Associazioni di Volontariato, i donatori, i Direttori delle Unità Operative e gli operatori hanno presentato i nuovi spazi arredati con una libreria e una zona lettura dove le persone possono leggere e conversare in un ambiente familiare e confortevole, sorseggiando nell’arco della giornata le tisane preparate nella cucina-tisaneria, anch’essa oggetto di donazione, e distribuite dai numerosi volontari.
«Questo progetto – ha affermato il Direttore Generale Dott. Pontoni – si è realizzato grazie al contributo di tanti: l’Associazione C.A.O.S. (Centro Ascolto Operate al Seno) onlus, presieduta da Adele Patrini, che collabora da anni con il Sant’Antonio Abate per promuovere la cultura interdisciplinare del “prendersi cura” e realizzare consapevolezza nella relazione di aiuto. La stessa, con il contributo della Famiglia Zaccarin, ha donato all’unità operativa di Oncologia i mobili della sala lettura e della cucina-tisaneria; i signori Alberto Della Foglia e Gianluca D’Ambrosio, che hanno regalato al reparto, in memoria di Amalia Tonellotto, una fornitura annuale di tisane; l’Associazione “Ali Rosse – Jacopo Laudi onlus”, presieduta da Teresa Brovelli, che ha fatto realizzare all’interno della sala lettura un trompe l’oeil e che ha creato, con l’aiuto dei volontari, un nuovo sportello di ascolto all’interno del reparto a sostegno dei pazienti in cura e dei loro familiari; il sig. Lazzaro Bossiche, in ricordo della moglie Lisetta, anche quest’anno ha deciso di supportare le attività cliniche e scientifiche dell’Unità Operativa di Oncologia, finanziando una borsa di studio di data-manager. La realizzazione della Sala Lisetta è dedicata ad accogliere e ad accudire i pazienti ed i loro famigliari e farli sentire un po’ più a casa loro e un po’ meno in ospedale» .
Il Dott. Artale, nell’esprimere i suoi ringraziamenti a tutti coloro che ne hanno consentito la realizzazione, ha spiegato che la sala lettura sarà un luogo ove i pazienti oncologici ed i loro parenti, costantemente impegnati nell’assistenza giornaliera, potranno trovare confort e ristoro. Prendersi cura del paziente oncologico significa aver cura anche dei suoi famigliari. La patologia oncologica coinvolge in primo luogo il paziente, ma anche i suoi familiari, che vengono inevitabilmente coinvolti nella gestione della malattia, diventando essi stessi protagonisti. In alcuni casi rappresentano, insieme a quella del medico, la figura imprescindibile senza la quale non sarebbe possibile l’aderenza alla terapia medica.
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