Alla scoperta del Maestro Arturo Toscanini in biblioteca Frera

Sabato 11 aprile l'incontro dal titolo "La musica lava via dall’anima la polvere della vita di tutti i giorni” con Nicola Luberto, responsabile del Museo Casa natale Arturo Toscanini di Parma

Toscanini in Biblioteca Frera

Il Maestro Arturo Toscanini ospite in biblioteca Frera. Appuntamento sabato 11 aprile alle ore 18.00 al Centro Culturale di via Zara con l’incontro dal titolo “La musica lava via dall’anima la polvere della vita di tutti i giorni” condotto da Nicola Luberto, responsabile del Museo Casa natale Arturo Toscanini di Parma. 

Un racconto insolito della vita del grande direttore d’orchestra partendo dal contesto storico ed economico del quartiere popolare “oltretorrente” dove nacque nel 1867, figlio di un garibaldino: un covo di ribelli anarchici, anticlericali, ma anche ricco di fermenti culturali con la presenza di associazioni di melomani, che determinerà le scelte politiche del Maestro, le sue prese di posizione contro il fascismo e il nazismo e il rifiuto di omaggiare i regimi totalitari.

Come scriverà il poeta e critico musicale Eugenio Montale, “L’eredità che Toscanini ci ha lasciato, la lezione morale e civile, prima ancora dell’ammirazione per il musicista, impone il rispetto per il grande uomo libero che seppe tenere alta la testa in tempi di oscuro servilismo”.

Il racconto si snoderà attraverso aneddoti, filmati originali, ascolti delle prove con grandi orchestre e dei suoi cantanti prediletti, dalla Tebaldi a Caruso e principalmente di Aureliano Pertile, “il tenore mai abbastanza lodato”.

La carriera di Toscanini attraversa i due secoli che hanno determinato la rivoluzione culturale nell’ambiente musicale italiano, con il Teatro alla Scala simbolo della concezione toscaniniana di fare musica mettendo l’arte direttoriale al servizio dei grandi geni della composizione, quali Verdi, Wagner, Puccini: una lunga carriera iniziata casualmente a diciotto anni e mezzo a Rio de Janeiro con la direzione di dodici opere dirette tutte a memoria sino all’avvento della radio e poi della televisione che, annullando la distanza tra passato e presente, hanno permesso all’arte di questo straordinario interprete di superare i confini del proprio tempo.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 03 Aprile 2015
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