Cala il sipario sul Baff: 7 giorni di grande cinema

Da Sergio Castellitto a Vladimir Luxuria, da Sgarbi a Veltroni: grandi nomi e un ottimo riscontro di pubblico per la tredicesima edizione del Busto Arsizio Film Festival. Ecco il bilancio

Sergio Castellitto premiato Baff

Si è conclusa con un ottimo bilancio la tredicesima edizione del Busto Arsizio Film Festival. Sette giorni in cui i riflettori del grande cinema si sono accesi sulla città e che ha portato ad incontrare il pubblico molte celebrità. «E’ stato un festival di grande livello siamo molto felici di come è andato. I nostri obiettivi sono stati centrati» ha commentato il direttore artistico Steve della Casa arrivando a definire l’edizione un «festival popolare ma di qualità».

Una kermesse che già al suo inizio aveva avuto un grande successo con la presenza di Sergio Castellitto. L’attore e regista è stato premiato con il premio Platinum Ceccuzzi ed è stato intervistato sul palco del teatro Manzoni da Steve Della Casa e Valeria Solarino, la madrina dell’edizione. Una conversazione alla quale ha fatto seguito la proiezione del suo ultimo lavoro “Nessuno si salva da solo”.

Altri grandi nomi hanno segnato l’edizione: Walter Veltroni che ha presentato il suo ultimo lavoro dedicato ai bambini e ai pre-adolescenti e Vittorio Sgarbi. Il critico ha discusso del documentario di Maria Elisabetta Marelli che lo vede protagonista prima di essere interrotto dal “moralizzatore” del programma tv Le Iene. Grande successo anche per la presenza di Vladimir Luxuria che è stata ospite del festival per presentare il suo libro “L’Italia migliore”, contestata da uno striscione di Fratelli d’Italia, ha invitato gli autori a leggere un buon libro.

Ma il Baff ha proposto anche altri temi. In particolare il festival del cinema ha “anticipato” Expo illustrando i progetti Foodies-Fancifulls e Food@Work a Palazzo Cicogna e presentando “Ricette di Cinema” con GianMarco Tognazzi e lo Chef Claudio Ceriotti allo Spazio Festival. Spazio anche alla ‘ndrangheta con “Anime Nere”, l’ultimo lavoro di Francesco Munti, eletto miglior opera del festival.

Ampio spazio alle mostre con due grandi appuntamenti: uno dedicato a Pier Paolo Pasolini che metteva in mostra le opere di Pino Ceriotti e uno che ripercorreva la carriera del grande Maestro Mario Monicelli a cui è stata dedicata l’intera rassegna. Per rivedere tutti i dettagli dell’edizione potete consultare il liveblog con cui VareseNews ha seguito la rassegna cliccando qui.

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Pubblicato il 24 Aprile 2015
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