La Ex Malerba diventa Esselunga
Il comune dà il via libera all'abbattimento della storica fabbrica di via Gasparotto

Da oggi possono iniziare i lavori di demolizione della ex fabbrica Malerba, in via Gasparotto, uno storico stabilimento di calze e maglieria, che ha chiuso la produzione nel 2001. Il comune ha ricevuto una certificazione di inizio attività, che consente alla proprietà di abbattere il manufatto. La giunta ha dato il via libera, togliendo un vincolo paesistico, ma rimane da definire la questione della versione definitiva del piano integrato di intervento, in discussione da più di cinque anni.
Ma veniamo al sodo: al posto della Malerba deve nascere un supermercato Esselunga. Non è chiaro se verrà chiuso il negozio di viale Borri, ma Esselunga potrebbe in teoria anche tenerlo aperto.
Quello che è certo è che Esselunga, o la immobiliare che costruisce gli immobili per lei, può fare ciò che vuole di quei ruderi e dunque l’inizio delle demolizioni è davvero vicino. Quando la giunta avrà approvato il piano definitivo, si potrà procedere alla costruzione del vero e proprio supermercato. Com’è noto, in cambio Esselunga dovrà realizzare due rotonde su via Gasparotto, ma soprattutto una parte della bretella Gasparotto Borri, la strada che consentirà di congiungere i due grandi viali di uscita verso sud, dalla città di Varese. Tre anni fa Palazzo Estense ammise che per il patto di stabilità non aveva i 5 milioni di euro per finire la bretella e ipotizzò il via libera ad Esselunga in cambio di un solo tratto di strada, quello fino alla ferrovia, dunque lasciando la bretella a metà. Seguirono polemiche (c’è un ritardo di almeno 5 anni, ma questo secondo il comune dipende dal privato). In questa intervista del 2012 l’assessore Binelli spiegò che il progetto sarebbe comunque andato in porto.
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