Casali: “Sappiamo identificare le priorità”

Intervista a Franco Casali, candidato sindaco della lista civica Tu@Saronno, che negli ultimi 5 anni ha fatto parte della maggioranza

I candidati sindaco di Saronno 2015

Il candidato sindaco della lista civica Tu@Saronno, Franco Casali, ha 64 anni, è in pensione ed era dirigente in un’azienda di credito. È sposato dal 1978 e ha tre figli. Non è mai stato iscritto a partiti, ma negli ultimi anni è stato presidente della Saronno Servizi Spirtiva. Inoltre è presidente e cofondatore della Federazione italiana amici bicicletta di Saronno. Oltre a essere tra i fondatori della lista civica Tu@Saronno.

Negli ultimi 5 anni la lista è stata in maggioranza con il Pd, ma in in questa tornata elettorale ha deciso di presentarsi in solitaria. Perché?
«Per sottolineare i valori di civismo, autonomia e indipendenza sia dalle logiche di partito che dai poteri forti. Nonostante non vi siano stati attutì o tensioni con il Pd».

Casali ha scelto di incontrarsi all’ex bocciodromo, oggi Centro polifunzionale. Come mai?
«Perché è stato il principale progetto perseguito da Saronno Servizi SSD. L’ho proposto all’amministrazione un anno dopo la nomina ed è stato accettato di buon grado. Fa parte del concetto #pubblicoèbello che mi è molto caro e del principio di valorizzazione di tutti gli asset pubblici. Analogamente per quanto fatto per piscina e pattinaggio. Voglio portare questa filofia anche alla guida della città con determinazione, competenza, impegno e onestà. Siamo in politica perché siamo convinti che i cittadini si debbano riappropriare della politica, anziché delegare ad altri di fare le cose. A livello di programma un tema a noi caro è la partecipazione che mira a coinvolgere la cittadinanza in maniera attiva, cosicché l’amministrazione riceva il contributo di tutti».

Progetti per voi fondamentali?
«Sicuramente l’efficentamento energetico degli edifici pubblici, ovvero migliorare le strutture per risparmiare energia e renderli anche luoghi più piacevoli da vivere. Questo si raggiunge attraverso la coibentazione degli edifici, la corretta condizione degli impianti di riscaldamento, l’installazione del fotovoltaico, l’uso di luci a led. Siccome le spese correnti degli edifici ammontano a 1,5 milione di euro all’anno, il risparmio sarà di circa 600mila euro. I fondi per realizzare tutto questo si possono trovare attraverso l’accensione di mutui che si ripagano in pochi anni attraverso il risparmio delle spese correnti».

Saronno città la centro di quattro province, quale identità deve assumere nei prossimi anni?
«Ci deve essere un rilancio della vivibilità della città. Da ottenere attraverso una serie di interventi di tipo progettuale. Riuso temporaneo delle aree dismesse, ovvero messa in sicurezza con l’accordo della proprietà, e attrezzarle per esempio con punti di ristoro, un’area utilizzabile per feste ed eventi, laboratori artigianali e start-up. Poi occorre calendarizzare una serie di eventi nelle piazze e nelle strade, fatti da giovani di Saronno, con musica e cabaret, per far uscire la gente dalle case e rendere la città più vivibile, sicura e dare ai giovani opportunità di lavoro».

Esiste quindi un pribla sicurezza oggi?
«È presente un problema principalmente nella zona della stazione ed è sotto gli occhi di tutti. Oltre allo spaccio esiste quello dei furti nelle abitazioni e nei garage e furti di biciclette. Se si parla di sicurezza dobbiamo parlare anche di sicurezza stradale: per affrontare questo problema serve adottare tutte le tecniche per favorire la mobilità dolce, inclusi i 30 all’ora, ridurre il traffico di attraversamento, incentivare l’uso della bicicletta e dei trasporti pubblici. In termini statistici sono molto più rilevanti i morti e feriti per incidenti stradali che quelli per aggressioni. Non dico non sia importante l’aspetto sicurezza, dico solo che è sottostimato questo aspetto».

Social e digitalizzazione quanto contano nel futuro dell’amministrazione?
«L’importante come premessa è che ci sia una comunicazione in due direzioni: dai cittadini all’amministrazione e dall’amministrazione al cittadini, e non come è avvenuto in passato che era molto mono-direzionale. Quindi sui temi importanti servono partecipazione e assemblee pubbliche, come magari per le aree dismesse. Per altri argomenti occorre anche utilizzo delle nuove tecnologie, come Facebook, Twitter, mailing list, bacheche pubbliche, forum, sondaggi e un sito dedicato che gestirà tutte queste attività. Ciò rientra nell’apposito progetto della partecipazione che è scaricabile sul nostro sito».

Nel vostro programma è presente anche l’ospedale…
«L’ospedale è troppo importante, non possiamo rinunciarci. Occorre unirsi con gli altri sindaci del saronnese e fare pressione nelle sedi opportune perché rimangano le strutture e le specializzazioni necessarie. Se possibile, ci dovrebbe essere anche un rilancio di questa importante struttura pubblica».

Lei avrebbe anche un sogno per la tratta ferroviaria in disuso Saronno-Seregno, giusto? 
«Per noi è importante perché sarebbe un’opportunità e un progetto epocale che cambierebbe il volto della città: ovvero il progetto di riuso e trasformazione del sedime in una Greenway di collegamento del centro con Ceriano Laghetto e il parco del Lura a nord, con Solaro e il parco delle Groane a sud. Questo consentirebbe di realizzare un percorso sicuro casa-lavoro e scuola-lavoro che migliorerebbe la vivibilità della città e consentirebbe un collegamento ruota di ferro con ruota di gomma: si potrebbe venire da Milano in treno e vivere il saronnese in bicicletta».

Appello finale per Casali.
«Votate Tu@Saronno perché siamo liberi da direttive, dai condizionamenti di partito e dai poteri forti. Siamo competenti, sappiamo identificare le priorità è portarle a compimento con determinazione. I nostri temi sono partecipazione, mobilità sostenibile, risparmio energetico, riuso, e vogliamo realizzarli #davvero».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 27 Maggio 2015
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