Finale di Hair, Maurizio sul podio
Si è consumato il gran finale del talent più queer e simpatico della tv: tra i 4 finalisti che si sono contesi il titolo di Miglior parrucchiere amatoriale, il castellanzese è arrivato terzo

Domenica 3 maggio si è consumato il gran finale di Hair, Il talent più queer e simpatico della tv: sono stati in 4 i finalisti che si sono contesi il titolo di Miglior parrucchiere amatoriale d’Italia alle 21.10 su Real Time.
Anche nella finalissima gli aspiranti hairstylist hanno affrontrato tre prove: una creativa, una tecnica e una “da show”, alla fine di ognuna delle quali uno dei finalisti ha abbandonato il salone. La prima sfida, quella creativa, ha citato (anche se non esplicitamente) uno dei film che più ha reso protagonisti i saloni di bellezza: Hairspray e le sue acconciature cotonate. infatti l’acconciatura da riprodurre e interpretare era il beehive, la mitica “cofana” anni ’60. Alla fine di questa prima prova, ad abbandonare il salone è stata Serena, salernitana.
La seconda prova, quella tecnica, non ha avuto come nelle precedenti puntate delle precise indicazioni. I finalisti potevano fare il taglio che preferivano, ma su tre gemelle omozigoti: chi evidenziava meglio il volto della “cliente” avrebbe vinto. E’ qui, purtroppo, che ha dovuto abbandonare il salone Maurizio Nosotti, Castellanzese, che Varesenews ha intervistato pochi giorni fa. A lui va il merito di essere l’unico dei finalisti ad essere un “debuttante assoluto”: contrariamente agli altri tre, non ha mai frequentato corsi – nè tantomeno accademie – per parrucchieri: il suo talento è del tutto naturale.
La terza ed ultima prova infine, quella show, è stata incentrata sull’Africa: ed è stata su questa prova di creatività che Consuelo Stoto, calabrese, ha avuto la meglio sul siciliano Agostino Centinaro, siciliano di Agrigento, che sembrava il favorito della prima ora. Per lei come premio è arrivato un un contratto di lavoro alla Toni&Guy, leader mondiale dell’hair styling (di cui Charity Cheah, una dei due giudici, è Co-fondatrice e Business development and communication director per l’Italia), e l’esclusiva card “Academy Member Club Aldo Coppola” (di cui Adalberto Vanoni, l’altro giudice tecnico della trasmissione, è direttore artistico).
Vincitore morale della trasmissione, comunque, è stato il conduttore Costantino della Gheradesca: che ha saputo rendere spiritosa e inusuale una trasmissione ad alto rischio banalità e trash. Osannato dai followers della trasmissione su twitter, non mancherà però loro: è ora il commentatore del talent “Best in town” sempre su realtime.
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