Marantelli “licenziato”, guerra nel Pd

La segreteria di Varese gli ha detto di non candidarsi, lui ha raccontato tutto alla stampa. Ora la segreteria provinciale sconfessa quella cittadina

Daniele Marantelli

Caro Daniele, sei vecchio, non puoi fare il candidato sindaco a Varese. Chissà che faccia avrà fatto Marantelli, quando gli hanno riferito questa frase. Il pensionamento del deputato, dal parte del segretario cittadino di Varese Luca Paris, rischia però di trasformarsi in un boomerang per il Pd.

Boomerang
Rendendo nota la richiesta della segreteria cittadina di farsi da parte e di non partecipare alle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra nel 2016, il deputato varesino, poche ore dopo una tornata elettorale un po’ negativa per il partito,  si è in qualche modo smarcato da quei risultati. Le scelta dei tempi, e le modalità della sua conferenza stampa, sono suonate come un vero e proprio attacco alla dirigenza cittadina che lo avrebbe  messo in un angolo perchè –  è questo il messaggio sottotraccia –  ne teme la popolarità.  Ma interrogano anche la segreteria provinciale.

Chi conosce un po’ il Pd, sa benissimo che Marantelli è stato per anni il vero capo del Pds, Ds, Pd. Vicino alla gente sì, ma anche ben attento a mantenere il potere interno. Un fuoriclasse a cui solo ultimamente la macchina è un po’ sfuggita di mano. Marantelli ha relazioni e abilità che vengono da lontano e il suo gesto è stato dirompente. I primi riscontri sono stati buoni per lui. La denuncia a viso aperto contro Luca Paris – che gli avrebbe detto “sei troppo tradizionale” – gli è valsa, in generale, giudizi positivi sulla stampa. La notizia é suonata più o meno così: non mi volete? Bene, ma io lo dico a tutti che volete Davide Galimberti  (e chi è?)  al posto del Marantelli.

Ora il Pd è preoccupato.  La Lega è rinata, Varese è terreno ostico. La situazione interna è complicata, un mezzo ginepraio. Marantelli non è stato “rottamato” dai renziani, suoi avversari storici, ma da una segreteria cittadina che si potrebbe definire bersaniana, o comunque antirenziana, insomma da quelli che fino a ieri erano i suoi alleati (Marantelli in parlamento sta però con Orfini). La segreteria di Varese viene considerata un bunker inaccessibile per la segreteria provinciale di Astuti, ma quanto accaduto in queste ore convincerà Samuele Astuti, o il segretario regionale Alessandro alfieri, a intervenire.

D’altronde, basta leggere questo comunicato di Paolo Bertocchi (fedelissimo del segretario provinciale Samuele Astuti) che sconfessa la segreteria cittadina di Luca Paris.

«Con Daniele Marantelli siamo spesso stati su fronti opposti nei congressi e nei momenti importanti della vita del Partito Democratico – afferma Paolo Bertocchi, il responsabile provinciale degli enti locali Pd –  Daniele però è un politico solido e popolare, un combattente e un uomo leale capace di assumersi le proprie responsabilità. Comunque la si pensi la sua partecipazione alle primarie avrebbe alzato il livello della competizione e della sfida al centrodestra. Il suo passo indietro non è certo una buona notizia. Se si vuole davvero vincere le elezioni a Varese è questo il momento di chiedere a tutti un passo avanti e non dei passi indietro».

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 03 Giugno 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.