Sicurezza, Maroni: “Militari sui treni, pronti a sparare se necessario”

Dopo l'aggressione alla stazione Villapizzone a Milano, anche il presidente della Regione chiede più sicurezza

Roberto Maroni

Prima l’assessore regionale Sorte, poi la conferma di Roberto Maroni. Dopo la grave aggressione di giovedì sera su un treno a Milano Villapizzone con il ferimento di un capotreno e un macchinista, servono «militari e polizia nelle stazioni e sui treni. Pronti anche a sparare se necessario».

L’assessore Sorte «ha fatto una proposta – spiega il presidente della Regione Maroni – che verrà discussa venerdì pomeriggio alla
riunione d’urgenza del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal Prefetto. Servono misure per garantire la sicurezza. Non è concepibile che un lavoratore che chiede i biglietti venga preso a colpi di machete».

Per questo Maroni chiede «l’intervento dei militari e della polizia, che possano agire per contrastare questi fenomeni. Voglio
che sui nostri treni ci sia qualcuno che impedisca questi episodi. Se necessario, per legittima difesa, anche sparando».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2015
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  1. Avatar
    Scritto da AndJusticeForAll

    La “legittima difesa” è una vera idiozia! Secondo quella legge infatti un militare non potrebbe sparare prima che il delinquente lo abbia fatto, o ancora peggio, per rapportarci al caso dell’imbecille col macete, mon potrebbe sparare ugualmente se no incapperebbe nell’ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA, legge secondo la quale se si viene attaccati con un macete non si può difendersi a colpi di pistola. In Italia bisogna cambiare prima di tutto le leggi, se no non otterremo mai nulla!

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