“Truppe cammellate? Imbarazzanti le parole del sindaco”

Il Comitato spontaneo "No nuova piazza della Libertà" risponde al Nicola Poliseno, dopo l'assemblea sulla viabilità sperimentale

Cassano Magnago piazza libertà nuova viabilità traffico

Risposta del comitato “ no nuova piazza libertà “ al Sindaco di Cassano Magnago
per diritto di replica per quanto dichiarato.
Si, è imbarazzante un sindaco che dalle pagine di un giornale “ la Prealpina “ di domenica 28 giugno 2015 apostrofa come “ truppe cammelate “ dei suoi cittadini convenuti a una assemblea pubblica per discutere di viabilità, occasione offerta dai vari gruppi che l’hanno organizzata per dare voce alla gente . Si, è imbarazzante dare della truppa camellata alla gente, arrivando Lui al seguito di una truppa compresa del delegato alla viabilità Mazzuchelli, il quale come parte coinvolta nella vicenda ha pensato bene di non dire una parola.
E’ imbarazzante sentire che da una assemblea pubblica, nata per contestare questa viabilità e per spiegare i motivi della protesta, ci si aspettino idee e proposte per modificarla , in questo caso, perché non è stata questa Amministrazione a indire una assemblea pubblica per ascoltare i pareri e le idee della gente? e perché non la si è indetta prima di passare con le maniere forti alla sperimentazione? Tutto questo è patetico oltre che imbarazzante.
Noi non vogliamo usare il LORO metodo, non vogliamo che sia una idea o ancora peggio, che sia una richiesta a progettare la nuova viabilità di Cassano, Noi vogliamo che sia un confronto, aperto a tutti e che coinvolga tutti gli attori della vicenda , tutte le attività, tutte le parti , Noi vogliamo che vengano considerate le caratteristiche , le necessità, le particolarità che nel bene o nel male oramai fanno parte del tessuto sociale del Paese, per questo ci dispiace moltissimo che il Sindaco non abbia capito le difficoltà della gente, quelle delle attività commerciali della zona e tutto il senso che di parcheggi, ordine e sicurezza, non c’è.
E’ imbarazzante sentire dalla voce di un Sindaco, che mentre dice di preoccuparsi per la sicurezza di una zona, quella che comprende la piazza della liberta parte di via 4 novembre e 5 giornate, aspetti l’apertura della tangenziale per potere dirottare tutto il traffico pesante sulla via Bonicalza, ignorando la sicurezza già molto precaria della stessa via. I cittadini di via Bonicalza e limitrofi, sono avvisati.
E’ imbarazzante sentire dalla voce del Sindaco che a fine luglio finirà la fase di sperimentazione e sarà tempo di bilanci e opere definitive, ma che la tempistica non sia stata ancora definita.
Quindi dobbiamo pensare che rimanga tutto quello che è presente in fase di sperimentazione fino quando la tempistica sarà definita ? e cosa sarà definito, quale è il progetto? C’è un progetto o sarà anche questo una sorpresa come le rotonde e le varie varianti?
Questa Amministrazione per quanto tempo crede che cittadini e attività commerciali possano andare avanti nel lavorare e abitare in quello che è un cantiere aperto da cinque mesi?
Si, tutto questo è imbarazzante , è imbarazzante il fatto che si neghi che c’è una precisa istanza di reclamo con l’Amministrazione, inoltrata tramite l’organo della Consulta, e che a questa non è ancora stata data una risposta nel merito, ne concesso un incontro per discuterla.
Non neghiamo quanto dice il Sindaco: Abbiamo sentito le attività per due anni. SI, ma quali attività? Si può fare una discussione dove alcuni siano stati invitati e alcuni no?
Come sempre, come succede nei consigli comunali, nelle assemblee pubbliche nelle richieste di spiegazioni, per questa Amministrazione chi contesta e chi muove dubbi è una truppa cammellata, mentre per prima cosa un Sindaco dovrebbe sapere e ricordare che indipendentemente dagli esiti elettorali, un attimo dopo l’ultimo spoglio, diventa Sindaco di TUTTI, e da questo ruolo, rispettare tutti.
Il comitato spontaneo “ no nuova piazza della Libertà”

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Luglio 2015
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