Un solo urlo allo Speroni: “Pro Patri(zi)a”
Nonostante Patrizia Testa sia socia di minoranza è lei la vera anima della nuova Pro Patria. I tifosi la seguono e la sostengono con attestati di stima sui social e non solo

Superata quota 300 abbonamenti, ancora lontana l’asticella dei mille richiesti dai padroni del vapore ma a Busto Arsizio è febbre Pro Patria, nuovamente. A portare nuova linfa alla passione biancoblù è stata una donna, Patrizia Testa, immobiliarista nella vita ma tifosa tigrotta nell’animo, capace di fare una vera follia per i suoi colori mettendoci soldi e faccia.
Così scrive su facebook:«Vi ringrazio per l’accoglienza ai nostri ragazzi. Io che sto seguendo in prima persona il loro inserimento nelle loro abitazioni li sto conoscendo uno ad uno e sarò con la mia presenza pronta a sostenerli nelle difficoltà. Sarò altrettanto decisa a pretendere da loro l’amore per la nostra maglia e il senso del dovere verso i nostri colori. Vorrei la bacchetta magica ma essere squadra significa venirci incontro reciprocamente quando ci sono problemi. Dateci un po di tempo». E subito sotto molti commenti dei tifosi storici che la osannano.
E la piazza sembra intenzionata a dare a società e squadra tutto il tempo che serve e anche qualcosa di più, in cambio di una vera passione per questi colori. Allo stadio sabato non erano in molti, poco più di 900 spettatori, ma si sente nell’aria che qualcosa è cambiato. Nonostante il 5-0 patito dal Feralpi alla prima uscita stagionale in casa, i tifosi non hanno avuto dubbi nell’applaudire la nuova formazione a fine partita.
Il merito è in gran parte di Patrizia Testa che, grazie alla sua presenza in società, sta garantendo la bustocchità del progetto e l’amore incondizionato per la Pro Patria. Basterà? Certamente no ma è comunque tanta roba. Ora è necessario che la città segua questa condottiera e che lo stadio si riempia non solo dei tifosi anziani e degli ultras ma anche di famiglie. Tra di loro, nel settore distinti, troveranno anche Patrizia Testa.
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