La Guinea conta sull’Italia per vincere la sfida alla povertà
La Repubblica africana celebra il suo National Day a Expo, firma la Carta di Milano e spera in nuovi accordi di partnership con l'Italia

“La storia potrà dire che Milano nel 2015 ha ospitato una delle manifestazioni mondiali più belle”. Queste le parole dell’Ambasciatore della Repubblica di Guinea Mahomed Cherif Diallo, che questa mattina ha inaugurato a Expo il National Day del suo paese.
Venerdì 2 ottobre, ad essere protagonista ad Expo Milano 2015 è stata proprio la repubblica africana che ha celebrato il suo “giorno speciale”.
Ad accogliere l’ambasciatore è stato il Commissario generale di Expo, Bruno Pasquino.
“La Guinea è orgogliosa di essere parte di questo evento mondiale e di presentare a tutti i visitatori la sua forte crescita in campo agro-alimentare e i suoi prodotti all’interno del Cluster Frutta e Legumi”, ha detto l’Ambasciatore, che nel suo intervento si è focalizzato su due temi principali: nutrizione e sicurezza alimentare.
“La Guinea ha a disposizione enormi potenzialità agricole ed energetiche non sfruttate. Grazie ad accordi di partenariato con l’Italia, il nostro Paese, oggi, è in grado di contribuire all’avanzamento della sicurezza agro-alimentare internazionale”, ha continuato Mohamed Cherif Diallo, che si è rivolto poi a possibili investitori e rappresentanti del settore privato invitandoli ad investire nella Guinea, in particolare nel settore agricolo.
“Lo sviluppo del settore agricolo è fondamentale per la lotta alla povertà e all’approvvigionamento alimentare – ha aggiunto il Commissario Bruno Pasquino – E l’Expo rappresenta una possibilità straordinaria per garantire un’alimentazione sicura ed evitare malattie anche in Paesi in via di sviluppo. L’ebola è una minaccia forte alla sicurezza mondiale. Una malattia che ha causato la morte di 24.000 persone nel mondo, di cui 12.000 in Guinea. Tutto il mio sostegno va al vostro Paese con la speranza di debellare presto e definitivamente il virus”.
A conclusione della giornata, anche il rappresentante della Repubblica di Guinea ha firmato a nome del suo Paese la Carta di Milano.
Musica e balli tradizionali della repubblica africana hanno poi intrattenuto i visitatori di Expo.
Sara Cariglia
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