U.S. Sestese, Stefano Milanta guida il settore giovanile

Il nuovo responsabile arriva a Sesto Calende dopo 12 anni al Varese 1910. «C'è tutto per lavorare bene, qui i ragazzi sono il fiore all'occhiello»

Sestese - Figli di un gol minore

GolMinore«La cosa che mi rende più orgoglioso? Il nostro settore giovanile». Parola di Alberto Brovelli, presidente della Sestese da 30 anni. Il suo amore viscerale per i colori biancoazzurri è pari solo a quello per i ragazzi che ogni giorno scendono in campo negli impianti di via Lombardia.

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In tutto sono quasi 300 atleti, dall’attività di base agli Juniores. Se in tanti anni di storia la prima squadra ha vissuto alti e bassi, il settore giovanile è rimasto una costante. Un punto di riferimento per i ragazzi di Sesto Calende e dintorni, che da quest’anno possono contare sul nuovo ”acquisto” Stefano Milanta. Da settembre è diventato responsabile del settore giovanile e arriva alla Sestese dopo 12 anni dietro la scrivania del Varese 1910. Un’esperienza conclusa con il naufragio della società biancorossa.

Ora Milanta si ritrova al centro di un progetto ben avviato. «Qui ho trovato la dimensione che cercavo – dice – a Varese mi occupavo un po’ di tutto, ma volevo tornare a lavorare sul campo e pensare solo agli aspetti tecnici. Ho scelto di venire alla Sestese perché qui si dà davvero importanza al settore giovanile. Molti lo dicono, ma pochi lo fanno e qui ci sono tutte le condizioni per fare bene. Il mio compito è principalmente quello di affiancare i tecnici durante gli allenamenti per lavorare con i ragazzi. La società vuole portare i giovani in prima squadra e per combinare questo aspetto con i risultati bisogna lavorare alla base. Chiederemo anche la certificazione per diventare “Scuola calcio qualificata”, abbiamo tutti i requisiti».

Insieme agli allenatori Milanta segue 14 squadre, dai Piccoli amici del 2010 agli Juniores, che giocano nel campionato regionale fascia A come gli Allievi e i Giovanissimi. A disposizione ha il campo centrale a 11, un campo sintetico a 9, uno coperto per il calcetto a 7 e molti campi predisposti per gli allenamenti.
Il settore giovanile lavora in piena sintonia con la prima squadra. Come dimostrano le formazioni schierate in prima squadra dal tecnico Massimiliano Ranoia. L’anno scorso la Sestese è stata premiata come società che ha fatto giocare il maggior numero di giovani tra tutti i gironi di Eccellenza.

«Giochiamo sempre con 8-9 under – dice il direttore sportivo Dario Lo Bello – non sono molte le squadre che possono permetterselo. Quest’anno non siamo partiti bene, ma abbiamo incontrato tutte le squadre più forti e sono convinto che possiamo stare nella parte alta della classifica. Un esempio? A Varese abbiamo perso, ma abbiamo fatto giocare ragazzi del ’97 e ’98 e convochiamo sempre almeno un ’99». Finché ci sarà Alberto Brovelli il settore giovanile resterà il fiore all’occhiello della Sestese.

Ma il presidente ha qualche dubbio sul suo futuro alla guida del club. «Devo valutare molte cose – dice – è difficile tenere in piedi da soli una struttura del genere e purtroppo è un momento difficile per cercare sponsorizzazioni. Parlerò anche con il Comune per la gestione dell’impianto, visto che la convenzione scade il 31 dicembre ed è affidata all’U.S. Sestese da 13 anni».
Quando arriverà il momento Brovelli farà sapere a tutti le sue decisioni. «Vorrei organizzare una conferenza stampa a metà novembre per fare il punto sulla situazione della Sestese e tirare le somme di questi 30 anni di presidenza. In generale sarei contento se ci fosse più attaccamento alla squadra, anche se a Sesto Calende ci sono 10mila abitanti e 14 associazioni sportive, non posso pretendere che a tutti interessi il calcio».

FIGLI DI UN GOL MINORE Tutti i servizi della nostra rubrica sul calcio “nascosto”

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Pubblicato il 29 Ottobre 2015
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