Una stampante 3d nel tempio della cultura umanistica
La stampante è stata donata da Confartigianato (tramite Faberlab e il progetto Faberschool) al liceo bustocco in occasione dell'intitolazione dell'aula di fisica al compianto professor Biasco
Tra un’ora di greco e una di latino ora sarà possibile stampare un oggetto in 3d grazie alla nuova stampante che Confartigianato Varese ha voluto donare al laboratorio di fisica del liceo Crespi di Busto Arsizio. L’insolita donazione è stata presentata oggi, lunedì, dalla preside del liceo Cristina Boracchi in occasione dell’intitolazione del laboratorio al compianto professor Giacinto Biasco, insegnante di fisica scomparso prematuramente e molto amato dai suoi studenti.
La presentazione è avvenuta alla presenza dell’assessore all’educazione Claudio Fantinati, del responsabile formazione di Confartigianato e del progetto Faberlab Umberto Rega e del presidente dei giovani artigiani di Confartigianato Rocco Dabraio. La donazione rientra nel progetto Faberschool, nato all’interno di Faberlab per portare le nuove tecnologie digitali nelle scuole.
«Abbiamo pensato che era una sfida interessante quella di portare una stampante 3d in una scuola improntata su materie umanistiche – ha detto Rocco Dabraio – è un’idea che ho voluto sostenere fortemente pensando a ciò che dicevano Adriano Olivetti e Steve Jobs, affiancare sempre la conoscenza scientifica con quella umanistica».
La stessa preside ha, infatti, sottolineato come tra i 14 “cento” premiati sabato in Comune a Busto Arsizio solo tre abbiano deciso di proseguire all’università in facoltà umanistiche mentre gli altri andranno tutti in facoltà scientifiche, nonostante abbiano frequentato una scuola umanistica.
Ed ecco che si concretizza la possibilità con il liceo Crespi. Una scelta che combacia perfettamente con quanto il professor Biasco insegnava ai suoi ragazzi che lo hanno anche omaggiato e ricordato con una lettera che è stata letta durante la cerimonia di intitolazione. Erano presenti anche la moglie Rita e la figlia Agnese che ha appena iniziato la prima media e alla quale è stata donata una borsa di studio da parte della fondazione Crespi.
Il mondo dell’artigianato più innovativo, quello di Faberlab Tradate, incontra la tradizione scolastica più antica e nell’intersezione tra questi due mondi c’è questo nuovo oggetto che sta rivoluzionando il modo di progettare e produrre oggetti. L’ennesimo segno lasciato al “Crespi” dall’opera del professor Biasco.
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