I soci prestatori della Nuova Urbanistica protestano in piazza

Respingono il piano concordatario che vedrebbe riconosciuto solo il 10% del capitale prestato. "Sono i nostri risparmi che finiscono in fumo"

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Questa volta i soci prestatori della Cooperativa Nuova Urbanistica sono scesi in piazza. Sono i membri del comitato nato per opporsi alle proposte avanzate dal Cda della cooperativa in seguito alla richiesta di ammissione al concordato preventivo, e si sono riuniti in piazza Monte Grappa a Varese per allargare la protesta che li vede sulle barricate dall’estate del 2013.

Come più volte spiegato durante gli incontri organizzati anche nei mesi scorsi, i soci prestatori vogliono ribadire la propria contrarietà ad accettare la proposta avanzata dal Cda che si è detto pronto a tutelare il 10% del capitale versato.

«La cooperativa ci ha sempre rendicontato una buona situazione economica salvo poi congelare tutti i nostri prestiti sociali di punto in bianco – spiega Ivan Sabot, presidente del Comitato dei soci creditori che si oppongono all’accordo avanzato dalla Nuova Urbanistica -. Si tratta dei prestiti di quasi 700 soci, alcuni dei quali avevano investito i risparmi di una vita. Ci rifiutiamo di vederne tutelati appena il 10% e chiediamo che si venda tutto il patrimonio immobiliare necessario a ripagare il debito contratto nei nostri confronti».

Il comitato, che attualmente raccoglie circa 150 soci, ha annunciato di aver dato mandato ad uno studio legale per la tutela della propria posizione creditoria. Da un lato spiegano di voler massimizzare il riconoscimento dei propri crediti e dall’altro si pongono anche l’obiettivo di promuovere una legge che tuteli i soci assegnatari e prestatori delle cooperative, per questo hanno anche allacciato rapporti con il comitato nazionale dei soci prestatori delle cooperative di abitazione che si è riunito a Parma ad inizio novembre.

«La legge non da nessuna garanzia a noi soci prestatori che in caso di fallimento ci vediamo finire in fondo alla lista dei creditori – spiegano dal comitato -. Noi riteniamo di dover essere ripagati dei prestiti raccolti dalla Nuova Urbanistica perché per molti di noi costituiscono i risparmi di tutta una vita».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Novembre 2015
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