Come cambia la sanità: Varese avrà una ATS e due ASST
La sede dell'Agenzia di Tutela della Salute, che sostituisce le attuali ASL, sarà a Varese. Programmerà le attività delle due ASST di Varese e di Busto, oltre aquelle del Sant'Anna di Como

La giunta Maroni ha definito l’ossatura dell’organizzazione sanitaria che prenderà l’avvio dal primo gennaio prossimo.
Il governatore ha così spiegato le scelte : « È stato seguito il criterio in base al quale dove si sono più Province come, ad esempio, Varese-Como, Mantova-Cremona, Monza-Lecco, la sede è nel territorio più popoloso, lasciando al direttore della nuova Ats la facoltà di tenere temporaneamente la sede territoriale nell’altra città».
Sul fronte delle nomine, il governatore ha risposto che le convocazioni verranno fatte prima di Natale: « Per la scelta sentirò tutti, ma mi baserò su curriculum e requisiti di professionalità e mi assumerò la responsabilità sui 40 nomi da portare in Giunta, da individuare all’interno della short list che non è ancora arrivata e che verrà composta da parte di una Commissione esterna incaricata di valutare gli oltre 700 profili arrivati».
In consiglio regionale, successivamente, sono state recepite le modifiche formulate dal Ministero della Salute, della Giustizia e dell’Economia e delle Finanze: “Si tratta – spiega Fabio Rizzi, presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia e relatore del provvedimento in aula – di un atto meramente formale che, di fatto, permetterà di far partire la riforma e avviare la completa autonomia del sistema socio sanitario regionale. Il Ministero ha voluto precisare il carattere sperimentale dell’articolazione in AST e ASST del servizio sanitario e socio sanitario nazionale nella prospettiva di esportare il nostro modello alle altre Regioni italiane».
Nel corso della riunione è stato approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo del PD Enrico Brambilla, che, prendendo spunto dal mancato accoglimento di alcune richieste di modifica all’ “allegato 1” della riforma (quello sull’azzonamento territoriale delle aziende) avanzate da alcuni sindaci di Monza e Brianza, chiede che lo stesso “allegato 1” nei primi mesi di attuazione della riforma sia oggetto di monitoraggio e di verifiche, auspicando che davanti a eventuali criticità che dovessero emergere si possa poi procedere alla sua revisione.
Questo l’elenco completo delle strutture pubbliche sanitarie
ATS della Montagna sede a Sondrio
– ASST della Valtellina e dell’Alto Lario
– ASST della Valcamonica
ATS di Brescia
– ASST degli Ospedali Civili di Brescia
– ASST della Franciacorta
– ASST del Garda
ATS della Brianza sede a Monza
– ASST di Lecco
– ASST di Monza
– ASST di Vimercate
ATS della Val Padana sede a Mantova
– ASST di Cremona
– ASST di Mantova
– ASST di Crema
ATS di Pavia
– IRCCS Policlinico San Matteo
– ASST di Pavia
ATS di Bergamo
– ASST Papa Giovanni XXIII
– ASST di Bergamo Ovest
– ASST di Bergamo Est
ATS dell’Insubria sede a Varese
– ASST Sette Laghi
– ASST Valle Olona
– ASST Lariana
ATS Citta’ Metropolitana di Milano
– IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
– IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta
– IRCCS Ospedale Policlinico di Milano,
– ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
– ASST Santi Paolo e Carlo
– ASST Fatebenefratelli Sacco
– ASST Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano
n
– ASST Ovest Milanese
– ASST Rhodense
– ASST Nord Milano
– ASST Melegnano e della Martesana
– ASST di Lodi.
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