Cop21, unanimità dalla Regione per i principi
L'obiettivo è adottare una serie di azioni per sconfiggere le emissioni dannose per la salute dell'uomo
Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, una risoluzione programmatica in vista della Conferenza della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP21) iniziata ieri a Parigi e che si protrarrà fino all’11 dicembre prossimo.
«L’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale indica una sensibilità attenta sulle tematiche ambientali e i punti della risoluzione consentiranno all’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi di portare all’attenzione mondiale un documento articolato e puntuale su un tema d’interesse globale quale il cambiamento climatico.»
Il documento che verrà in seguito trasmesso anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Parlamento italiano, alla Giunta regionale e alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative e delle Province autonome (Calre), contiene diversi “impegni” per il Governo di Regione Lombardia.
Fra questi, fare propri gli obiettivi per la riduzione dei gas climalteranti per contenere l’aumento della temperatura globale e aggiornare nel dettaglio al 2030 e indicare i nuovi indirizzi al 2050 (date convenzionali stabilite dalla comunità internazionale) le pianificazioni PEAR (Programma Energetico Ambientale Regionale) e PRIA (Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria).
L’obiettivo è abbattere ulteriormente le emissioni armonizzare progressivamente tutte le pianificazioni di settore al Piano Clima della Lombardia e al Piano per i cambiamenti climatici come strumenti di governance per proteggere le popolazioni e i beni materiali e naturali, investire in nuove politiche integrate che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale.
Azioni che si concretano in trasporti meno inquinanti; mobilità condivisa, ciclistica e elettrica; green economy, energie rinnovabili; riciclo e riuso delle materie; limitazioni al consumo di suolo; innovazione nel settore agricolo e forestale; “piani di mitigazione” e “piani di adattamento”, condivisione degli obiettivi con enti e amministrazioni locali, processi di innovazione nel sistema produttivo, informazione per comportamenti e stili di vita più sostenibili, collaborazione con il mondo dell’Università per programmi di ricerca, monitoraggio degli interventi, farsi parte attiva per favorire scambi di esperienze e sviluppo di protocolli di collaborazione, aggiornare il Consiglio regionale sull’attuazione complessiva delle iniziative, delle politiche e dei piani settoriali adottati.
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