La “mozione bavaglio” fa infuriare le opposizioni
Pioggia di critiche nei confronti del testo approvato nell'ultimo consiglio comunale che chiede al sindaco di querelare chiunque si esprima con toni diffamatori contro l'amministrazione
In una nota congiunta i gruppi di Partecipare per Castellanza, Sognare Castellanza e Attivisti Pentastellati Castellanzesi esprimono il loro disagio per l’approvazione di una mozione da parte della maggioranza, più due consiglieri di opposizione, che «richiede al Sindaco di intervenire “querelando” chiunque si esprimerà nuovamente contro l’Amministrazione sia tramite mezzi stampa che tramite social network di varia natura in toni definiti dal testo della mozione “diffamatori”».
Si tratta di una mozione presentata dal consigliere Matteo Mazzucco, ultimamente molto vicino alle posizioni della maggioranza pur facendo parte di una lista che alle scorse elezioni si era presentata proprio contro l’attuale giunta. La mozione è stata approvata ma con l’astensione dello stesso sindaco Fabrizio Farisoglio che l’ha giudicata «difficilmente applicabile».
Secondo i tre gruppi che hanno firmato la nota questa mozione «ha il sapore di una scure contro la libertà di parola e di pensiero. Si tratta si una mozione, che definire intimidatoria è riduttivo, di fatto è un atto politico senza eguali nella storia della nostra città e crea un precedente molto pericoloso».
Gli esponenti dell’opposizione, in consiglio e fuori dal consiglio, ricordano il testo dell’Articolo 21 della Costituzione: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione» compresa la parte che riguarda la libera stampa: “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” in merito ad alcune critiche mosse dalla maggioranza ad alcuni cronisti locali.
Infine le opposizioni ricordano che «Probabilmente la cittadinanza non avrebbe riversato tanto astio verso le istituzioni castellanzesi sui social network se le medesime istituzioni non avessero chiuso le orecchie nei confronti dei problemi dei nostri concittadini, barricandosi dentro le mura di Palazzo Brambilla ignorando ogni singola parola. Un’Amministrazione che tenta di chiudere la bocca a coloro che la pensano diversamente e che si scaglia con arroganza contro i giornalisti non allineati è assolutamente indegna di governare questa Città».
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