Solidale e interreligiosa, la festa di Natale delle comunità straniere

Proposta da associazione senegalese, è nata come iniziativa 'anticrisi' per le famiglie in difficoltà. Ora, insieme alla Consulta Stranieri del Comune di Gallarate, è anche momento di incontro tra diversi gruppi di stranieri e con i gallaratesi. "In Senegal siamo soprattutto musulmani, ma festaggiamo con i cristiani"

Gallarate

A Gallarate bambini italiani e stranieri, cristiani e non, festeggiano insieme il Natale. È il terzo anno della “Festa di Natale”, che è organizzata dalla locale Consulta Stranieri insieme con l’Associazione dei Senegalesi e dei Simpatizzanti (una sigla attiva da anni in zona), con il patrocinio del Comune.

Sulla locandina campeggia Babbo Natale e albero carico di doni: la proposta è “aperta a tutti i bambini, senza distinzioni di provenienza, cultura e religione” si legge nell’invito. L’iniziativa è nata in origine dai senegalesi che risiedono nella zona di Malpensa e Gallarate: «Siamo alla terza edizione, abbiamo iniziato tre anni fa: pensavamo che anche i bambini avessero diritto alla loro festa, perchè sono importanti per il futuro di tutti noi» spiega Idrissa Ndiaye, che è legato all’associazione ed è anche il presidente della Consulta Stranieri del Comune di Gallarate. «Abbiamo pensato anche ad una festa per distribuire regali ai bambini, anche per far fronte alla crisi, perché alcune famiglie non potevano proprio permettersi regali per Natale».

Gallarate

Nelle comunità straniere sono spesso ancora forti i legami solidali (non in tutte, è ovvio), ma l’aspetto positivo è che nel tempo l’iniziativa dei senegalesi è stata estesa anche ad altri: «Al terzo anno abbiamo pensato di allargare a tutti la festa: a tutte le comunità straniere, ma anche agli italiani» continua Idrissa. Il presidente della Consulta Stranieri porta proprio l’esempio positivo del Senegal: in Senegal il Natale è una festa che si è sempre festeggiata, che è considerato un Paese in cui la convivenza tra compenenti etniche e religiose è sempre stata positiva, fattore di arricchimento più che di divisioni (nonostante qualche recente episodio). «Anche se il Senegal è fatto al 95% dai musulmani, festeggiamo il Natale: da noi i cristiani festeggiano con noi le festività musulmane, i musulmani quelle cristiane, anche alcune che in Italia non sono giorni festivi. Tutte le religioni insegnano la pace, è il messaggio forte anche di fronte a quelli che vogliono dividere usando la religione per loro motivi. I nostri figli sono nati qui, fare eventi e momento di festa possono aiutare a fare integrazione tra le culture: anche noi dobbiamo portare il meglio che possiamo».

L’appuntamento è per sabato 12 dicembre, dalle 15 alle 18, nella Sala Planet Soul del Melo, in via Magenta 3, che già negli anni scorsi ha offerto uno spazio di incontro alle comunità straniere.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 10 Dicembre 2015
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