Corsi di recupero on line e tra studenti: il Tosi sempre più 2.0

L'idea vincente di 15 studenti si basa sull'esigenza di aiutare i compagni in difficoltà utilizzando gli spazi virtuali e la tecnologia

Studenti premiati al concorso Scuola@2015

Sfida: stimolare i ragazzi a usare la tecnologia a scuola. Obiettivo: far crescere cittadini digitali.
Erano queste le due caratteristiche del concorso “Scuola@2015” lanciato da Assinform lo scorso settembre. Una competizione che docenti e studenti dell’Ite Tosi hanno affrontato aggiudicandosi il premio finale. A raccontare il progetto digitale pensato dagli studenti dal titolo titolo “Peer 2 Peer 2.0 – L’unione fa la conoscenza” è la professoressa Francesca Benedetti che, con il collega Alessandro Barlocco, ha seguito la progettazione e la stesura del testo.

« A settembre sono venuti a scuola dei rappresentanti di Assinform – ricorda la docente – Ci hanno convinto a metterci in gioco per trovare un uso della tecnologia costruttiva all’interno del percorso scolastico».

Quindici ragazzi di quinta hanno cominciato a pensare e progettare: “ qual è l’ambito più delicato del cammino formativo?” La risposta è apparsa subito immediata: “Il recupero, gli sforzi per sostenere chi fa fatica o non trova il ritmo giusto dello studio”.

All’Ite Tosi già da anni esiste un auto aiuto tra i ragazzi: i più grandi aiutano i più piccoli ad affrontare le difficoltà del percorso: « Da questa esperienza partecipata e positiva – commenta la docente – è nata l’idea di creare un sistema di “peer education”, cioè di insegnamento tra pari, basato sulla tecnologia. Non più uno spazio fisico dove trovarsi, ma virtuale, fatto di videocamere e di biblioteca degli appunti a cui attingere. Si è pensato a una sorta di classe aperta on line a cui aderire attraverso una chat o una video chiamata. Lo studente insegnante si mette a disposizione in un giorno e a un’ora precisi e chi ha bisogno può connettersi. Così si superano i limiti degli orari di apertura della scuola ma anche le difficoltà di spostarsi ».

La progettazione ha avuto diverse fasi: si è partiti con l’individuazione del bisogno attraverso l’analisi dei dati di profitto del primo e del secondo quadrimestre. Stabilito che nel primo quadrimestre gli insuccessi sono maggiori, si è pensato al sistema di recupero: l’interazione tra studenti è apparso il più adatto per il clima collaborativo che si instaura tra pari. Successivamente, i 15 studenti hanno progettato pensando a come abbinare tecnologia ai servizi da offrire: un lavoro di confronto ma anche di proposte singole che confluivano in un’unica cartella on line aperta a tutti.

Il progetto, che è stato giudicato il migliore da parte della giuria ed è stato premiato a Roma la scorsa settimana, sarà ora a disposizione della scuola per un futuro sviluppo: «  Forti di questa approvazione, continueremo a lavorare per perfezionare il progetto e renderlo operativo sin dal prossimo anno scolastico. Il progetto sottolinea il cambiamento  dei processi con cui gli studenti ricercano, scambiano e selezionano le informazioni in quanto non fanno più unicamente riferimento ad una figura istituzionalizzata (docente) ma si affidano in via informale ad altri compagni che vivono le loro stesse problematiche ed esigenze» ha concluso la professoressa Benedetti

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Pubblicato il 25 Gennaio 2016
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