Sbc: “Il comune non ha proposte ed è senza idee”

Intervento del gruppo Saronno Bene Comune e del Partito Socialista sulla polemica che si è apertura sulla mancata collaborazione del comune al "Giorno della memoria"

Giorno della memoria, Saronno

Intervento del gruppo Saronno Bene Comune e del Partito Socialista sulla polemica che si è apertura sulla mancata collaborazione del comune al “Giorno della memoria”

Tutte le amministrazioni che si sono susseguite a Saronno da quando è stata emanata la legge n. 211 del luglio del 2000, istitutiva della Giornata della Memoria “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”, hanno collaborato con le associazioni sensibili al tema per arrivare ad un calendario di iniziative condiviso.

In questo inizio di 2016, l’Amministrazione leghista alla guida della città ha ritenuto invece di chiudere il confronto con le associazioni, colpevoli di avanzare proposte “unilaterali” (sic!).
La recente presa di posizione della Giunta Fagioli, in cui si attribuisce alle associazioni che hanno avanzato le proposte una colpevole “unilateralità”, è talmente pretestuosa che non meriterebbe commenti. L’estensore del comunicato non si è reso conto di aver affermato che l’Amministrazione comunale non è stata in grado, pur di fronte ad una proposta ritenuta “preconfezionata”, di farsi parte attiva con la formulazione di un programma per la città su un tema tanto importante come quello tutelato dalla legge 211.

Di questo stiamo parlando, di un vuoto propositivo dell’amministrazione Fagioli. E speriamo che si tratti soltanto di questo e non di un prezzo pagato all’orientamento ideologico di gran parte dei membri della sua giunta, che poca dimestichezza hanno con i valori costitutivi della democrazia repubblicana. Non sarà che Fagioli e la sua giunta non condividono i valori fondativi della nostra comunità nazionale e locale, fondati sul rigetto della violenza, delle discriminazioni, del razzismo e nel rispetto assoluto della persona?.
Tutto il resto del comunicato non corrisponde a verità. Sulla modalità con cui si sarebbero dovute strutturare le iniziative non si è neppure potuto discutere, vista la latitanza e i rifiuti dell’assessore alla cultura.

Viene da chiedersi se questo comunicato farsa non sia stato costruito per preservare il sindaco, che non pare attrezzato a svolgere il suo ruolo in pubblico. Tanto meno su una materia così delicata quale la pedagogia della Shoah.
Se il sindaco aveva così tanta voglia di partecipare alle iniziative proposte, come si evince dal comunicato, perché non convoca una conferenza pubblica e offre il suo pensiero ai cittadini saronnesi? Perché non ci fornisce la sua interpretazione delle tragiche vicende della deportazione? La comunità saronnese è pronta ad ascoltare.

Peccato che anche in questa circostanza assisteremo alla latitanza del sindaco.
Fagioli è un sindaco latitante. Ma non potrà sempre fuggire.
Un’ultima annotazione. Avevamo proprio ragione quando abbiamo scritto che i soldi per lo staff erano mal spesi. Se questi sono i risultati.

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Pubblicato il 20 Gennaio 2016
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