Il Parco del Ticino ripopola di trote i fiumi

Il progetto viene ora messo in rete con quello avviato nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

parco del ticino

Un tempo popolava abbondantemente i nostri fiumi e i torrenti, oggi la trota marmorata è in pericolo, considerata ” specie di interesse comunitario per la quale è richiesta la designazione di zone speciali di conservazione”. Il Parco del Ticino può vantare una decennale esperienza nell’ambito della conservazione dell’ittiofauna autoctona: la già avviata collaborazione con la Città Metropolitana (ex Provincia) di Milano sarà ora estesa con il nuovo rapporto con il Parco Nazionale Gran Paradiso, che nell’ambito del progetto ”Life + Bioaquae” ha programmato azioni di conservazioni della trota marmorata in tre corsi d’acqua del versante piemontese. Un accordo di durata triennale che consente agli enti di gestione dei parchi di condividere personale e competenze.

«Abbiamo imboccato la strada giusta – commenta il presidente del Parco del Ticino , Gian Pietro Beltrami – sarebbe impensabile tutelare questa importante area naturalistica senza la collaborazione con altri Enti e con gli attori principali del territorio. Queste sinergie hanno permesso di realizzare importanti progetti di salvaguardia ambientale».

Concetto ripreso dal consigliere delegato Fabrizio Fracassi, il quale sottolinea come: «Il Parco ha da sempre stimolato la collaborazione tra Enti diversi su temi di comune interesse. Tali collaborazioni, oltre a costituire uno scambio di esperienze assai interessanti, costituiscono momenti di conoscenza fra realtà diverse che operano sui medesimi argomenti».

Il Parco Ticino da molti anni è impegnato in una serie di azioni finalizzate alla conservazione e alla salvaguardia delle specie ittiche autoctone presenti nel nostro corso d’acqua, specie quelle le cui popolazioni selvatiche necessitano di sostegno. Tali azioni trovano concretezza nell’incubatoio ittico che, unitamente alla struttura di Cassolnovo dove sono ospitati parte dei riproduttori, rende l’ente autonomo nella riproduzione artificiale di diverse specie di fauna ittica.

La struttura si trova all’interno della Riserva La Fagiana (Pontevecchio di Magenta), è attiva dal 2003 in occasione del Progetto Life Natura “Conservazione di Salmo marmoratus e Rutilus pigus nel Fiume Ticino”, . All’interno sono attivi altri progetti:  “Azioni preparatorie alla reintroduzione di Huso huso nel fiume Ticino” (finanziato da Fondazione Cariplo) e un progetto Life di cui è beneficiaria Regione Lombardia e in cui il Parco agisce come partner “Ripristino della connettività nel bacino del fiume Po per la riapertura delle vie migratorie in favore di Acipenser naccarii e di altre 10 specie in Allegato II CON.FLU.PO.”

L’impianto è costituito da strutture adatte ad accogliere esemplari riproduttori, uova ed avannotti. Ai progetti riguardanti la fauna ittica partecipano il personale del Parco, il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, Graia S.r.l . le associazioni di pescatori di Cassolnovo e di Abbiategrasso, la Fipsas sezioni di Varese e Novara, l’incubatoio del Tinella di Varese, il personale Guardiaparco e i Volontari per la Biodiversità del Parco Ticino.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Febbraio 2016
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