Nandrolone e farmaci fuffa, sequestrate migliaia di dosi
Trentuno i denunciati, un vicentino arrestato. Nelle maglie della Finanza 350.000 dosi di sostanze dopanti e prodotti farmaceutici per un valore di 2.000.000 di euro
C’è la legge che stabilisce quali farmaci, quali sostanze vanno commercializzate e vendute al pubblico, e puntualmente ci sono personaggi che queste regole le infrangono mettendo a dura prova la salute dei cittadini. Per questo la Finanza ha messo a segno due distinte operazioni legate alla spedizione di materiale dopante e di farmaci.
SPORT PULITO II – Questa è la continuazione dell’operazione messa in campo dalle fiamme gialle nella primavera del 2014 per colpire il traffico internazionale di sostanze dopanti, in violazione alle norme sulla disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping ovvero a quelle sulla disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope.
I finanzieri hanno individuato un canale privilegiato utilizzato dai singoli consumatori di sostanze dopanti consistente nell’acquisto “on-line” di ingenti quantitativi di medicinali provenienti essenzialmente dai Paesi dell’EstEuropa, Polonia in primis.
Il risultato ha portato al sequestro di oltre 15 chili di nandrolone (inserito dal 2010 nella tabella delle sostanze stupefacenti) confezionato in oltre n. 7.000 fiale con il conseguente denuncia alla magistratura di 15 persone e al sequestro di 210.000 fra fiale e compresse.
I finanzieri hanno inoltre “seguito” una spedizione che ha portato all’arresto di un 33 enne di Calvene, nel Vicentino; a lui, D.B.M le iniziali, erano indirizzati 300 grammi di nandrolone, oltre a 900 fiale e più di 600 compresse di sostanze dopanti.
L’operazione, coordinata dalla procura della repubblica di Busto Arsizio ha portato al sequestro di altro nandrolone e alla denuncia di un cittadino italiano di anni 36 residente in provincia di Trento.
BLUE FLIGHT – Lo scopo dell’altra operazione di servizio, la “Blue Flight”, è stato quello di arginare il fenomeno dell’illegale importazione di medicinali sprovvisti delle autorizzazioni previste dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Qui è stato determinante lo “screening” delle spedizioni postali presso l’area Cargo provenienti dall’estero (ma non solo, in quanto sono stati ottenuti risultati di servizio anche presso le sale arrivi passeggeri dei due Terminal aeroportuali) e ha permesso di far emergere il trend legato all’illegale importazione di medicinali, in violazione a quanto disciplinato dalla
normativa nazionale di riferimento e, pertanto, decisamente pericolosi per la salute delle persone.
Sono state quindi controllate oltre 1.000 spedizioni postali e sono stati denunciate 15 persone. Sono stati sequestrati oltre 100.000 pezzi tra compresse, fiale, pomate e siringhe già dosate risultate sprovviste di qualsiasi certificazione rilasciata dall’AIFA e, pertanto, nocive per la salute del consumatore finale.
I LEGAMI FRA LE DUE OPERAZIONI – Un dato singolare che, per taluni aspetti, “lega” le due operazioni realizzate a tutela della salute del cittadino, è il fatto che sui siti internet oggetto di attività investigativa, gestiti quasi tutti in alcuni Paesi dell’Est Europa, era possibile acquistare sia le sostanze dopanti che quelle necessarie a contrastare uno dei più indesiderati effetti collaterali conseguenti all’abuso di steroidi: la disfunzione erettile.
Tra i prodotti farmaceutici sotto sequestro, i “protagonisti” sono infatti risultati quelli aventi come principio attivo il citrato di sildenafil, con oltre 75.000 dosi poste sotto sequestro.
I numeri appena forniti danno da un lato il senso della pericolosità dei fenomeni per la salute dei cittadini, ma assicurano, per contro, sulla costante opera di controllo e presidio messa in campo dalle Fiamme Gialle dello scalo varesino, opera che non è incentrata esclusivamente sul contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ma che si espande a 360° nella lotta ad ogni tipo di fenomeno illecito a tutela in questo caso della salute dei cittadini.
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