Rifiuti, Busto guarda alla Valle Olona e “sfida” Ala
Dopo la nascita della grande società per la raccolta dei rifiuti che unisce Amsc e Amga il sindaco Gigi Farioli lancia la sua sfida: "I benefici sono solo apparenti"

Dice che si continuerà, che la nascita del nuovo piccolo gigante della raccolta dei rifiuti non influirà sul piano di un’unica società che integri anche Agesp e Accam e che Busto Arsizio è convinta che questa rimanga la strada giusta. Dice tutto questo il sindaco Gigi Farioli con una lunga lettera aperta (leggetela cliccando qui) nella quale però lancia anche un guanto di sfida al nuovo gruppo.
In molti hanno infatti pensato che con la fusione di Amsc in Aemme Linea Ambiente il progetto tanto caro a Gigi Farioli fosse naufragato ma è lui stesso a ribadire che “tenere insieme futuro dello smaltimento e della raccolta era ed è strategicamente essenziale”. Tradotto: non solo Agesp ma anche Accam devono essere della partita. E quindi l’accelerazione data al processo non sembra piacere al primo cittadino che, senza mezzi termini, giudica la scelta di Gallarate dettata da “apparenti vantaggi immediati (solo apparenti)” e “senza un chiaro e coerente scenario a medio termine e un sostenibile piano industriale finanziario” rischiando così di “smentire più o meno consapevolmente gli obiettivi dichiarati”.
E così gli occhi di Busto si sono posati verso un altro alleato: la Valle Olona. Farioli dice infatti che la sua volontà è sempre stata quella “di non dimenticare nessun cittadino” specificando chiaramente: “anche della Valle Olona”. Un’area che già oggi è sotto l’ala della città dal momento che a Fagnano Olona, Marnate e Olgiate Olona il servizio di raccolta dei rifiuti è già oggi gestito da Agesp. E affinché il nuovo asse sia sempre più stabile il sindaco precisa ulteriormente che “per questo ancora ieri sera abbiamo affrontato un approfondimento del tema con tutti i comuni della Valle Olona e confermiamo qui la posizione dell’intera Amministrazione comunale di Busto che, ben lungi dall’accusare o dal prendere le distanze da scelte che legittimamente altri hanno ritenuto di velocizzare ed assumere, noi continuiamo a ritenere utile in un contesto più ampio, a condizioni chiare e su presupposti industriali economici, politici e di contesto coerenti e condivisi“.
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