Torna in aula il caso del direttore generale illegittimo

Consiglio comunale questa sera (giovedì). Il presidente Cornacchia presenta un'interrogazione per sapere perchè non sia stata chiesta la restituzione degli otre 700 mila euro percepiti da C.M.

consiglio comunale busto 2014

Il Consiglio Comunale è convocato per giovedì 3 marzo alle 20.00 nella sala consiliare del palazzo municipale. Venti i punti all’ordine del giorno, consultabili sul sito www.comune.bustoarsizio.va.it (in home page, consiglio comunale on line). Come sempre, il consiglio sarà trasmesso in diretta sulla web tv Enzo Tortora: per vederlo basta cliccare su Web tv Enzo Tortora in home page e nelle sezioni “La Città” e “Servizi on line”.

Tra i punti all’ordine del giorno spicca l’interrogazione che riguarda lo scottante caso del direttore generale del Comune (dal 2000 al 2006) C.M., caso sollevato dal presidente del consiglio Diego Cornacchia, già nel 2008.

Quell’anno Cornacchia presentò al sindaco Farioli alcuni dubbi circa gli anomali ed illegittimi incarichi conferiti a C.M. quale Direttore Generale e Dirigente dell’Ente locale. La vicenda ebbe notevole rilevanza e venne ampiamente diffusa dalla stampa locale.

Il successivo 29 agosto 2008, Cornacchia diffidò l’allora Segretario Comunale nonché Direttore Generale all’epoca, ad assumere i provvedimenti del caso. Era evidente che il Signor M. avesse impropriamente ed illegittimamente incamerato emolumenti per 765.572,35 euro e posto in essere atti amministrativi non coerenti con i ruoli assegnatigli. L’avvocato Cornacchia non desiste e il 19 Febbraio 2009, di fronte all’inerzia del segretario comunale, inviò la documentazione alla Corte dei Conti, Sezione Regionale per la Lombardia.

Davanti a questo atto, il 30 dicembre 2009, l’allora Segretario Comunale, ormai dimissionario, si decise ad evidenziare alla Corte dei Conti che: «sin dall’origine l’incarico fu attribuito (al Signor M.) in assenza dei presupposti oggettivi …. ed altresì in
carenza del possesso del requisito soggettivo (titolo di studio) per gli incarichi di natura dirigenziale, ancorchè, come risulta negli atti ufficiali, se ne ostentasse il possesso”.

Il 12 ottobre scorso Cornacchia ha chiesto, protocollando l’ennesima richiesta senza esito, per capire se in qualche modo il Comune si fosse attivato per il recupero delle somme illegittimamente percepite dal dirigente illegittimo. Il presidente del Consiglio sottolinea anche che, per somme di gran lunga inferiori, l’amministrazione non ha esitato a richiederle anche quando si trattava di pochi spiccioli. Nessuna richiesta di restituzione, invece, sembrerebbe essere stata fatta al signor C.M..

Cornacchia, per l’ennesima volta, chiederà lumi per capire se, nel frattempo, sia intervenuta la prescrizione e se è da ricercare una responsabilità per aver lasciato passare il tempo senza che nessuna azione di recupero sia stata messa in atto. Uno smacco per la città.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Marzo 2016
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