L’Anpi di Varese porterà il nome del “Comandante Claudio”
Grande partecipazione alla cerimonia di intitolazione della sede cittadina. Il pomeriggio di sabato è stato l'occasione per ricordare la figura di Giuseppe Macchi e il suo impegno antifascista
L’Anpi di Varese rende omaggio a Giuseppe Macchi, partigiano varesino, conosciuto con il nome di Comandante “Claudio“.
La sezione cittadina dell’associazione, ospitata nei locali della cooperativa di Biumo e Belforte, porterà il suo nome in segno di ricordo dell’impegno antifascista portato avanti con coraggio e dedizione.
Tante le persone che hanno voluto essere presenti (guarda la gallery), nel pomeriggio di sabato, alla cerimonia di intitolazione. Tra loro anche il figlio di Giuseppe, Claudio, che ha condiviso il personale ricordo del padre, la presidente cittadina, Margherita Giromini che ha riportato al contesto odierno il significato della lotta contro il fascismo e il professor Enzo Laforgia, docente di storia e direttore dell’Istituto Varesino per la Storia della Resistenza che ha ricostruito il ruolo che Macchi ha avuto nella lotta ai nazifascisti. In sala erano presenti anche Luigi “Cin” Grossi, Edmea Maggiolo Bassani ed Ezio Bassani.
Giuseppe Macchi (biografia dal sito dell’Anpi) è stato “attivo antifascista, durante il ventennio fu perseguitato dalle autorità del regime. Dopo l’armistizio Macchi, col nome di battaglia di “Claudio”, accorse nelle file della Resistenza varesina. Nominato comandante della 121a Brigata Garibaldi “Walter Marcobi” e dei GAP di Varese, organizzò numerose azioni di guerriglia contro i nazifascisti, spesso partecipandovi personalmente. Nei giorni della Liberazione, come membro del Comando di Zona del CVL, diresse le operazioni partigiane nel territorio di Varese e, dopo la sconfitta dei nazifascisti, toccò a lui, sino al 1947, il comando della Polizia Ausiliaria della provincia. Consigliere comunale del PCI a Varese negli anni ’50 e nei primi anni ’70, Macchi è stato il presidente dell’ANPI varesino, del Consiglio federativo delle Associazioni partigiane e del locale Comitato antifascista. È morto sulla vetta del Monte Ceneri. Nell’ambulacro del Municipio di Varese, una lapide ricorda l’impegno di Giuseppe Macchi per la libertà”.
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