“Veloce, semplice e indolore: così togliamo le varici”
Il dottor Gaetano Lanza, primario di chirurgia vascolare alla Multimedica, racconta come, lui e la sua equpe, intervengono chirurgicamente sul difetto che colpisce le donne
Con la bella stagione, il problema delle vene varicose torna a farsi sentire. Sono soprattutto le donne le vittime di questa patologia dovuta soprattutto a questioni ormonali ma anche a famigliarità. Ne soffrono, come dicevamo, le donne con un rapporto di un paziente maschio ogni 4 femmine.
Oggi la tecnica chirurgica ha affinato gli interventi risolutivi, riducendo i tempi di degenza e di recupero.
Il dottor Gaetano Lanza, Direttore U.O. Chirurgia Vascolare Ospedale Santa Maria MultiMedica a Castellanza, spiega di aver adottato una tecnica decisamente poco invasiva e semplice da attuare: «Grazie a un’idea del mio aiuto, dottor Fulvio D’Angelo ( foto sotto), abbiamo affinato una tecnica che permette di intervenire sulle varici con un sistema semplice, veloce e praticamente indolore. Con un intervento in anestesia locale di circa 30 minuti, risolviamo il problema senza lasciare strascichi nei nostri pazienti che possono andare a casa subito dopo».
La novità riguarda la somministrazione di un farmaco che permette di escludere la safena e tutto l’albero venoso fino alle varici: « Basta un piccolo taglio all’altezza dell’inguine, quindi in una zona poco vistosa, per intervenire senza bruciare la safena come avviene, invece, con il laser».
Questa tecnica viene applicata in quasi tutti i casi di varici: « Diciamo che è una metodica compatibile nel 70/80% dei casi – spiega il primario – Non la adottiamo solo in caso di vene troppo grosse che vanno per forza levate o di safene troppo malandate».
Il direttore Lanza con l’aiuto D’Angelo ha già sottoposto circa 130 pazienti a questa metodica: « Non abbiamo inventato nulla di nuovo, solo abbiamo adattato diverse tecniche con il fine di rendere più lieve e indolore l’intervento. Siamo gli unici a fare questa operazione ed è ormai in corso di pubblicazione una relazione. Si tratta di una tecnica che sostituirà tutte le altre, soprattutto lo stripping che è sicuramente più doloroso e impone almeno un giorno di ricovero in osservazione. Sono, quindi, chiari i vantaggi sia per il paziente sia per il sistema sanitario che ci guadagna in costi minori. Inoltre, visti i tempi tecnici, abbiamo anche avuto notevoli risultato sull’abbattimento delle liste d’attesa».
L’unica avvertenza riguarda il personale: « È pur sempre un taglio chirurgico che va fatto da personale specializzato – raccomanda il dottor Lanza – I vantaggio sono indubbi anche a livello estetico perché non lasciano traumi evidenti su gambe o cosce».
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