Via XXII marzo, da settimana prossima si tagliano gli alberi

Destino segnato per il filare di tigli: respinta la richiesta di monumentalità, l'amministrazione va avanti. Ma il comitato non molla

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I tigli di San Macario hanno ormai le ore contate: bocciata la richiesta di monumentalità, l’amministrazione comunale di Samarate porterà avanti il cantiere e procederà al taglio. Ultima parola su un intervento in corso da 7 mesi (con imprevisti e modifica d’appalto) e ultima parola anche su una battaglia che ha diviso Samarate e la frazione San Macario.

L’annuncio è stato dato in commissione lavori pubblici giovedì sera, dall’assessore Alessandra Cariglino. «Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi una comunicazione dalla Forestale: comunicano che a loro avviso i tigli non hanno valore monumentale, nè dal punto di vista delle dimensioni dei singoli alberi nè dal punto di vista storico» dice oggi il sindaco Leonardo Tarantino. «La Regione verbalmente ci ha confermato che per loro la questione è chiusa così, che non servono ulteriori passaggi. Abbiamo comunicato all’azienda che si proceda ad attuare il progetto: da settimana prossima si parte con il cantiere e con il taglio degli alberi. Negli ultimi due giorni c’è stato un parziale stop, ma sono contento che il cantiere non si fermerà e che presto potremo riaprire la via» conclude il sindaco.

Da una parte le ragioni dell’amministrazione (le radici dei tigli ostacolano la realizzazione dei nuovi marciapiedi, la riqualificazione è necessaria), dall’altra quelle del Comitato Salviamo i Tigli, che invece sostengono la possibilità di realizzare l’intervento sul viale senza sacrificare i tigli. In questa direzione si sono mosse anche le minoranze in consiglio comunale (vedi qui il comunicato del Partito Democratico). Il comitato ha attivato nel frattempo, nell’arco di mesi, due diverse petizioni, una cartacea e una online.

«Ce l’hanno comunicato così, en passant, e ci hanno veramente spiazzato: questa sera faremo una riunione per capire come muoverci a questo punto, tutti insieme, Comitato, partiti, altri singoli cittadini» dice Emanuela Signorini, del Comitato. «Non c’è un perchè alla decisione che è stata presa: mnon è per la radici, non è perchè gli alberi sono malati. Si ripianteranno. Siamo di fronte al nulla, non esiste una vera posizione che giustifichi. Neppure hanno preso una decisione vera, hanno aspettato di rimettersi alla opinione dela Forestale. L’assessore all’ecologia (Luca Macchi, ndr) può non dire nulla per mesi?».

In mezzo, anche lo scontro tra le diversi posizioni degli abitanti di San Macario, tra chi vorrebbe difendere gli alberi e chi vorrebbe solo la conclusione del cantiere aperto da mesi (ma i ritardi – dicono quelli del Comitato – non dipendono dalla questione tigli). Un attrito emerso ad esempio in occasione dell’ultimo sopralluogo su via XXII Samarate.

In ogni caso: da lunedì saranno all’opera le motoseghe, la decisione è presa.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 01 Aprile 2016
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