“Dateci il Palaginnastica, fateci uscire da questa cantina”
La Pro Patria Ginnastica ha presentato ad atleti e candidati sindaco i progetti per il nuovo palazzetto dello sport: "Temiamo per la sicurezza dei nostri ragazzi"
Atleti che durante i loro esercizi sfiorano il muro, l’aria satura di magnesia, esercizi condizionati da soffitti troppo bassi. Sono queste le condizioni a cui sono costretti ad allenarsi i 600 atleti della Pro Patria Ginnastica «con quella che più che una palestra è una cantina», afferma il presidente della società, Rosario Vadalà.
Proprio per questo motivo la Pro Patria Ginnastica ha deciso di alzare la posta mettendo gran parte dei suoi atleti e delle loro famiglie davanti ai candidati sindaco per presentare il nuovo progetto del Palaginnastica. «Temiamo spesso per la sicurezza dei nostri ragazzi -continua Vadalà- e quindi Abbiamo bisogno di spazi diversi per continuare a nutrire la speranza di questi ragazzi» che precisa come «nonostante questi spazi la Pro Patria è stata in grado di far sbocciare grandi talenti». Accanto a lui e ai candidati sindaco, infatti, c’era anche Ludovico Edalli, il ginnasta che ha iniziato la sua attività proprio in via Ariosto e che la prossima estate andrà alle Olimpiadi di Rio.
L’area che dovrebbe accogliere il Palaginnastica è quella dell’attuale parcheggio di via Alberto da Giussano, alle spalle della piscina Manara e poco distante dall’attuale sede. Il progetto elaborato da Agesp e rivisto dall’architetto Massimo Gualmo due palestre, una più grossa con gradinate per accogliere anche il pubblico e una più ristretta per gli allenamenti, il tutto con le buche per gli esercizi e un’altezza che sarà tale da non ostacolare i lanci di chi fa ginnastica ritmica. Ci saranno quattro spogliatoi, un bar e uno spazio polifunzionale mentre al di sotto dell’intero edificio verrà creato un parcheggio interrato da 60 posti auto che si aggiungeranno ad un’altra quarantina che rimarrà all’esterno, tra l’ingresso della struttura e la strada.
Per il progetto nell’ultimo bilancio del comune sono stati stanziati 2 milioni di euro ma nessuno dei candidati ha assicurato che il progetto si farà prima di prendere in mano le redini (e le carte) di Palazzo Gilardoni. E proprio per questo la Pro Patria Ginnastica ha consegnato quello che viene definito un promemoria a tutti i candidati che racconta le esigenze della società oltre ad allegare 6 pagine di firme di ginnasti e soci.
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