Gallarate5Stelle attacca i portavoce Macchi e Petraroli
Il gruppo che si definisce "storico" mette in discussione il ruolo dei portavoce, dopo che il Movimento è rimasto escluso dalle elezioni 2016
Volano gli stracci nel Movimento 5 Stelle gallaratese, dopo la mancata certificazione che ha impedito al Movimento di comparire sulla scheda elettorale del prossimo 5 giugno. Una decisione – presa dallo staff di Milano – che era nell’aria da mesi, di fronte alle divisioni tra i due gruppi pentastellati, Gallarate5Stelle e GallarateInMovimento. Una decisione in qualche modo rivendicata anche da consiglieri e parlamentari eletti M5S, gli unici che – secondo le regole del movimento – possono esprimersi pubblicamente.
Ad alzare il livello dello scontro è ora Gallarate5Stelle, il gruppo che si definisce “storico” e unico rappresentante dell’ortodossia pentastellata a Gallarate. Che scrive direttamente ai portavoce Paola Macchi e Cosimo Petraroli: «Non puoi, ridurre tutto ad una semplice negazione attraverso un comunicato stampa, più adatto a generalizzare che ad affrontare in maniera specifica i problemi. È di per se arrogante e irrispettoso questo modo di operare, vuoi per il grande lavoro del gruppo storico Attivisti Gallarate5Stelle, che ti ha supportato a raggiungere la carica che attualmente ricopri in Regione Lombardia, vuoi per i cittadini gallaratesi che con questa tornata elettorale 2016 si aspettavano di cambiare pagina, rispetto a una classe politica che vede la politica come un fine e non un mezzo».
Lo scontro pare ora frontale, senza mezzi termini. E al centro c’è – esplicitamente – la negazione di legittimità all’altro gruppo pentastellato attivo in città, quello di “Gallarate in Movimento”. Il gruppo Gallarate5Stelle lo dice apertamente: «A questo confronto, non puoi sottrarti con degli opachi e persistenti tentativi di riaccreditare a qualunque costo, un gruppo di opportunisti fuoriusciti. Che oltre a mostrare in più occasioni atteggiamenti lontani dagli ideali del Movimento si sono indebitamente appropriati dei codici di accesso della nostra pagina FaceBook, mostrando con questo gesto una linea di condotta che non ci appartiene. Fuoriusciti solo per garantirsi privilegi che altrimenti gli sarebbero stati negati. Un gruppo che tra i suoi obiettivi aveva il non fare presentare il M5S a Gallarate. Obiettivo perfettamente raggiunto grazie al disinteresse che tu e il deputato Petraroli avete dimostrato».
Insomma, siamo ancora alla situazione d’inizio anno, quando un gruppo chiese le “comunarie” e l’altro negò legittimità pentastellata ai “rivali”. Su questo si misura la rottura totale tra il gruppo gallaratese e i portavoce eletti: «È per questo che mettiamo in discussione i vostri ruoli di portavoce, tuo e di Petraroli, atto dovuto per l’interesse che abbiamo per Gallarate e i suoi cittadini e il Movimento 5 Stelle. E nonostante questo siamo e rimarremmo sempre 5 Stelle e combatteremmo fino alla fine per il nostro riconoscimento».
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