Attenzione alla truffa della tintoria

Malviventi si spacciano per fattorini della lavanderia e irretiscono anziani rubandogli tutto. I consigli della Polizia

Polizia san fermo

La fantasia del crimine non ha limiti, soprattutto quando di parla di soggetti deboli, come gli anziani, che finiscono nella trappola. Dopo quella del lontano nipote, della cacca di piccione e delle tante altre raccontate, la polizia mette in guardia sull’ennesimo tranello in cui si può cadere.

I truffatori per mettere in pratica questo raggiro si appostano davanti ad una lavanderia e aspettano l’arrivo di una persona anziana. Una volta individuata la vittima, uno dei due segue la persona per vedere dove abita, mentre l’altro entra nella lavanderia e si fa dare la busta di plastica dove vengono avvolti i vestiti una volta lavati.

A questo punto tutto è pronto per entrare in azione: uno dei due si presenta a casa dell’anziano e spacciandosi per l’addetto alle consegne della tintoria si fa aprire la porta di casa.

Con la scusa del pagamento del conto, con amabili chiacchiere e con la richiesta di un bicchiere di acqua, il malvivente riesce a far intrufolare il complice nella casa e a rubargli soldi e preziosi.

In questo caso la riuscita della truffa sta nel fatto che uno sconosciuto per entrare in casa vostra sfrutta il nome di qualcuno che voi conoscete.

Quindi è bene insospettirsi di persone sconosciute che entrano in casa con qualsiasi scusa anche la più verosimile e credibile, perché questa è la loro abilità.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Giugno 2016
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